martedì 16 dicembre 2014

MasterCHEF

Nella piazza di solitudini di ormai comprovata efficacia di nome Badoo, un annetto fa reperii un cuochino carino, sui 33 anni, dal nome molto ambrogiano, tant'è che vinse pure un 'ambito premio (cui non posso fare riferimento per rispetto della privacy)  per il suo ineffabile risotto alla milanese. E' trascorsa la bellezza di un anno intero, perché? Perché il cuochino carino ha una sua “Ostaria”, in realtà un lussuoso ristorante che lui, col suo stile molto british, ama sottostimare, per renderla più appetibile a quei BausciaSnob dei milanesi. L'Ostaria lo impegna a dismisura, volendone lui stesso curare gli approvvigionamenti, non solo la cucina. La selezione al top delle materie prima decreta il successo di un ristorante, si sa, ma il cuochino carino mi sembrava fin troppo pittima. E' anche vero, però, che non si vince un premio così ambito a muzzo! Un giorno mi rivelò di essere stato selezionato per qualche puntata di MasterChef e che quindi i suoi impegni si sarebbero ulteriormente complicati. Pazienza. L'attesa è il miglior condimento, per le portate piccanti. Nel frattempo, giocavamo di fantasia. Un giorno, su whatsapp mi spedì una sua foto in divisa, all'aperto, mentre armeggiava con un BBQ di ragguardevoli dimensioni, mentre faceva arrostire un pollastro nudo. Gli commentai: Sono la tua pollastra! Quando mi fai fare una rosolata sul tuo spiedone? Ovviamente non perse occasione di spedirmi la foto del suo … spiedone! Che poca eleganza. Un conto è immaginare, giocare con le parole! Un conto è vedere una foto del cazzo che, in questo precipuo caso, non è solo un modo di dire.
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mercoledì 10 dicembre 2014

SUA MAESTA'

Da un mesetto ho individuato un nuovo Regno Virtuale Internazionale per le mie cacce erotiche, un sito che offre una pletore di possibilità nell'ambito del BDSM e del feticismo provenienti da tutto il Mondo. Ci si può creare un profilo, ci si può iscrivere in gruppi dove discutere e raccontarsi le proprie fantasie, dove incontrarsi per stringere patti tra Dom e Slaves, alleanze porcelle tra shibaristi, amicizie e legami. Legami, non è solo un modo di dire. Ho creato lì per lì un banale profilo, senza volto, e ho cominciato a curiosare. Nel giro di un'oretta, avevo raggiunto un livello di eccitazione erotica tale da voler completare il mio profilo nel modo più dettagliato possibile, perché avevo già individuato nel gruppo BDMS LOMBARDIA, un soggettino interessante da conquistare. Dalle foto e dalle sue descrizioni, desumo che è un insospettabile professionista della Milano bene, muscolare, praticante la boxe, eterosessuale, con tendenze maso e alla femminilizzazione, in quanto si agghinda con indumenti intimi da donna, calze a rete, perizomi, collane di perle annodate sul petto nudo e glabro. Di norma, gli uomini mi piacciono impellicciati, ma è anche bello trasgredire le regole. In una foto è bendato, in ginocchio nella doccia, si intravede un viso gradevole con pizzetto. In altra è stabilmente piantato sulle gambe, nudo, di spalle, coi guantoni da boxe, di fronte ad un sacco per pugni della palestra deserta. In un'altra foto ancora appare nudo, sempre di schiena, culetto ben in vista, con le braccia alzate e poggiate ad una impalcatura di metallo, dove lui stesso scrive: Waiting for whipping. In altra, è seduto su una poltroncina ricercata, una maschera veneziana sul viso, ed un'erezione imperitura tra le gambe. Qui lo commento come MAESTOSO. 
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mercoledì 3 dicembre 2014

VISITE MEDICHE

Ieri ho cambiato Medico di Base. La mia era una bella dottoressa, colta, bella, simpatica ed allegra. Ma aveva un difetto: era donna. Ho sempre avuto la fantasia di farmi visitare da un medico uomo. Con lei, per quanto colta, bella, simpatica ed allegra, non avrei provato nessun tipo di brivido. Sono LA REGINA DEGLI UCCELLI, non delle passere. Avevo fatto il tour degli studi medici della zona, in cerca di un Dottorino ToyBoy che fosse avvenentemente single. Trovato, nominato due giorni fa, tornata da lui ieri.
Nell'ingresso, c'è una sfilza di poltroncine scomode. Ma mi piace l'attesa. Scomoda. E' premessa del piacere in arrivo. Tanto che sto seduta sullo spigolo, insinuato tra le labbra calde che si bagnano al solo contatto della lignea durezza. Ho indossato il mio migliore tailleur: gonna stretta con doppio spacco sul davanti, giacchina dalla linea aderente, il tutto in morbida vigogna color tortorella, camicetta in seta blu. Niente calze, perché ieri nonostante sia già il due di dicembre, c'erano 18 gradi. Tacco a stiletto blu. Orecchini di perle ai lobi, così come il filo attorno al collo. Un solo anello all'anulare destro, molto appariscente, con perla barocca. Le perle parlano di affidabilità. Nel precedente incontro conoscitivo, il Dottorino ToyBoy aveva allungato lo sguardo nella mia scollatura in modo nemmeno tanto dissimulato e la cosa mi fece scatenare i pensieri arditi che oggi voglio portare a compimento.
(continua ...)

giovedì 20 novembre 2014

SU E GIU' PER LA MONTAGNA

Andavo sempre a sciare, spesso da sola. Infatti, se avessi aspettato gli amici, avrei avuto i ghiaccioli al naso, sì, ma per l'attesa. La solitudine, per me, ha sempre avuto risvolti interessanti. Niente cascamenti di braccia all'ennesima lagnanza della petulante di turno, niente trattative sui programmi della giornata, niente ripieghi saunistici in caso di lieve tormenta. Solo neve, neve, neve, neve. Ma soprattutto, velocità di decisione per fronteggiare improvvise svolte previsionali, come quando capitava lo gnocco di passaggio. Dicesi “gnocco di passaggio” un ragazzo sulla trentina, scuro di pelo, barbutello, in divisa da snowboarder mimetica, panta largo, tavola larga, guantone largo, maschera larga, giaccone largo, di larghe vedute. Di norma, in mandria di surfer. Di norma, è stato staccato dal resto della mandria. Di norma, mi propongo di fargli da guida Salvi-Fica,staccando bene le sillabe e sfoggiando uno dei miei sorrisi pregnanti. Ehi tu, bel surfer, vuoi una guida Salvi-Fica? Dice: Perché no? Penso: Te lo dico io perché no: perché sono una Milf salvi-fica, più fica che salvi, e tu non vedi l'ora di scoparmi. Naturalmente lo penso soltanto, ma continuo a sorridergli ammiccante. Io sono dotata di tavola hard (e cosa, sennò?), lui soft.
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venerdì 7 novembre 2014

CINESERIE DEL CAZZO

Ieri scadeva il mio incontro bisettimanale coi miei affezionati parrucchieri cinesi. Confesso di non sapere distinguerli l'uno dall'altro, ma sono abbastanza Budda carini. Avendo i capelli corti ed essendo affamata di cazzo, ci vado spesso. Che pertinenza diretta hanno le due cose? Ve lo spiego subito. Premetto che i cinesi maschi tengono le unghie lunghe. Premetto che il mio salone è popolato esclusivamente di maschi cinesi. Premetto che se mi vengono fatti i grattini sulla testa mi bagno. E non la testa! Mettete assieme questi tre elementi, e capirete che voglia mi scatta. Non è ancora chiaro? Se siete uomini, fatevi lavare i capelli da una sciampista che vi gratta anche il cuoio capelluto e ascoltate il vostro pisello che messaggi vi manda. La mia sorellina mi dice: Oh, che voglia di cazzo. Ecco. I miei maschi cinesi lo sanno. Quando mi vedono entrare nel salone, mi fanno accomodare alla vaschetta per il lavaggio, finiscono in un batter d'occhio le altre clienti, le cacciano e abbassano la saracinesca. Tutto in mio onore! Che gentili. Mentre uno dei tre mi fa i grattini sciampati, gli altri due si dispongono ai miei lati. Ad occhi chiusi, riconosco al tatto le patte dei loro pants aderenti.
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sabato 1 novembre 2014

VOGLIA DI VOLO IN VOLO

Prendo aerei più spesso di quanto si creda. Sui voli, mi afferra la voglia di cazzo. Ecco, l'ho detto. OOOOO che liberazione! Non so cosa sia, se la paura sottile di rimanerci, se l'ebbrezza dell'altitudine, se la vertigine del proibito, se l'incontenibile voglia di esibizionismo... O tutte queste scuse assieme. Fatto sta che appena decolla, mi guardo intorno e valuto i vicini di posto. Maschi. Ieri ho preso un volo per Roma e li ho passati al mio scanner personale. No, quello è troppo grazzo. Quello ha il famigerato riportino. Quello ha la fede al dito. Quello ha il calzino bianco antisesso. Quello lì seduto due sedili davanti a me, alla mia sinistra: ha bei piedi dalle dita affusolate ma forti, piedi nudi calzati in sandali di cuoio alla frate. Ormai è autunno, il particolare del piede spoglio mi attizza e mi incuriosisce. Osservo il suo abbigliamento. Giacca in velluto color sottobosco. Pantalone in vigogna grigia. Scorgo pochi dettagli della camicia: ne deduco che è botton down, a piccolo pied de poule color tortora. Capelli lunghi, forti, biondo rosso, mossi, modellati dietro le orecchie da un leggero strato di gel. E la barba. La barba abbastanza lunga, scolpita come certi cespugli borghesi. Oh sì, la barba da tempo ha una presa forte sulle mie sinapsi. Noto le leve lunghe di braccia e gambe. Deve essere alto. Il dettaglio fa la differenza. Decido di alzarmi per raggiungere le toilettes ed osservarlo frontalmente. Apro la cintura di sicurezza, infilo le decolletées con tacco stiletto, sistemo la gonna a tubo, slaccio il primo bottone della camicetta di seta rosa sotto la giacca blu, in modo da mostrare appena
l'inserzione tra i seni. Passo una mano rapida sul capello corto per darmi la giusta spettinata.
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lunedì 27 ottobre 2014

TUTTI QUANTI I BUCHI

Ebbene sì, mi ritengo fortunata in quanto donna! Perché, pur rispettando i gusti di tutti, froci compresi, ho un terzo buco da riempire rispetto all'uomo! Se potessi, lo prenderei anche nelle orecchie! Questa esperienza si è realizzata ai primi di ottobre di quest'anno, quando mi sono recata ad Ibiza per i closing party. Pur aborrendo le droghe, amo scopare e ballare fino allo sfinimento: quindi l'isola della Dea Tanith si presta allo scopo. Ci sono andata da sola. Tredici giorni tutti miei e della Dea Madre, zaino in spalla, noleggio auto, visite dell'isola di giorno, nottate in disco, vietato dormire. Il primo pomeriggio, spiaggiata davanti alla città di Ibiza, verso Playa d'en Bossa, ho scoperto che a poche centinaia di metri l'Ushuaia stava per dare il closing
party. Ci sono andata così come mi trovavo, in costume da bagno e infradito. Al bar incontro un ventinovenne barbuto, carinissimo, labbra sensuali, poco più alto di me, milanese doc, Macellaio dell'Esselunga (mi mostra sull'ovvio I-Phone un selfie in camice bianco e coltellaccio) che mi dice subito: Bella MILF, ti offro un cocktail, ti va? Ovvio che mi va, mio BoyToy! Fendiamo le onde sonore fino al banco del bar. Chiedo: Whiskey on the rocks. E lui: Anch'io, ma che sia ben torbato. Buongustaio!, mi annoto mentalmente. Del resto, l'avevo già capito dal solo fatto di avermi abbordata. Paul Van Dyk impera sulle nostre voci. Lasciamo parlare gli sguardi torridi che scorrono tra noi. Fa caldo, vero: la stagione è ancora estiva, ma il calore tra noi è quello del sesso spudorato. Dice: Mi fai sangue. Dico: Mi fai sangue. Dice: Si potesse, ti scoperei anche qui, sulla pista. Dico: Sono solo le 16. Forse è meglio di notte, complice il buio. Dice: Stanotte coi miei due amici andiamo al CP dell'Amnesia (mi mostra le loro foto sull'I-Phone: carinissimi suoi coetanei. Uno biondo, grandi occhioni azzurri. Morbido di canoni. L'altro, castano occhi nocciola. Dai canoni più secchi). Vieni? Dico: Vengo, spero in tutti i sensi.
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mercoledì 15 ottobre 2014

TRAPEZISTI DEL DILDO

Uomni etero cui piace il cazzo. Oh, non in senso lato! Ma nel corso delle mie scorribande porcelle, ho scovato parecchi uomini che, pur conservando il loro lato etero, provano piacere a succhiare il cazzo altrui o addirittura a prenderlo nel cucù. Li definisco FROCI NEL CUORE. Molti godono con una donna spompinante solo se questa gli infilano un dito nel culetto. Come non capirli... Se piace a me, avere qualcosa che lavora il mio buchino dei giochini, perché non deve piacere anche a loro? L'amore non ha sesso e nemmeno il piacere lo ha. Per inciso, ho amici froci (guai a chiamarli gay, si arrabbiano per l'ipocrisia intrinseca) che stanno insieme da oltre 10 anni con etero, a loro volta però sposati a donne con cui hanno figliato. Dicono che è la sola possibilità di fedeltà. Sarò porcella, ma aborro l'infedeltà, di ogni colore. Casto&Puro è uno di questi maschi etero cui piace prenderlo dietro. Ma da mano di donna, con dildo. Me lo confessò in cam, mostrando come se ne infilava uno e ne godeva. Mi chiese se fossi stata disposta a fare un giochino con lui: cioè, dato che ad entrambi piace, ce ne saremmo dovuti procurare uno a doppia testa perché ne possiamo usufruire assieme, facendo reciproca azione di contrasto. Dissi che l'attività aveva un aspetto attraente.
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lunedì 13 ottobre 2014

LUCA ALPHA

SIEDITI LA'. L'ordine perentorio del maschio alpha del momento mi coglie di sorpresa. LA' dove, dico. Là, sopra sulla bici dei rulli. Ma come, così? No, rimettiti il tutino, voglio guardare il tuo culetto da dietro, vestito come se stessi andando in bici. Sono nuda. Disorientata. Stavamo per scopare, ed improvvisamente gli salta questo schizzo. Incline ad assecondare le voglie dei miei maschi, mi rimetto la tutina aderente, senza mutandine (lo sport ciclistico richiede così), interrogandomi su cosa abbia in mente. Con la coda dell'occhio, vedo che Luca ha il cazzo mollo. Forse vuole prendere tempo. Meglio! Li voglio sempre durizzimi dentro di me. Un paio di mesi or sono incappai in questo ciclista, manco sapevo lo fosse. Però in chat, la solita ADOTTA, si presentava con foto in abiti stilosi e ciuffo di capelli selvatico, tendente al nero. Barba ancor più scura, sguardo ardente, labbra dolci sulle quali morire, alto sul 180, snello, diceva di avere una corporatura atletica (chi guarda solo le partite non se ne vanta, perché, pur dichiarandosi sportivo, sa di avere la pancia da divano. Quindi dedussi che lo fosse davvero). Poi in seguito mi racconta di appartenere ad una squadra semi-professionistica e di seguire allenamenti assidui e massacranti. E di essere depilato IN TUTTO IL
CORPO. Il dettaglio non mi sfugge.
(continua...)

mercoledì 8 ottobre 2014

IL ROSSO BIRICHINO

E' l'alba su Instabul. Sono sdraiata sul divano del terrazzo con una pipa di maria tra le labbra a godermi l'aria fresca della fine di questa estate che in Europa non c'è stata. Dentro la suite, dorme Patrizio, sfranto. Gli ho risucchiato anche l'anima. Povero cucciolo garbato, dopo la prima notte, ho capito che avrei dovuto fare incetta di Turkish Viagra, se l'avessi voluto ancora mio. Immagino si sia sentito travolto da una Milf come me, per di più ninfomane e, ciò che ha solo temuto nel pensiero, si è rivelato in pochi minuti nel reale. Il suo uccello si è afflosciato di colpo. Mai vista una cosa del genere! Vero, non tutti sopportano la mia risata orgasmica. Vero, alcuni restano stralunati per la mia intraprendenza erotica. Quindi faccio sempre precedere una cenetta intima all'incontro sessuale vero e proprio, così da creare il giusto climax e preparare il partner ai miei gusti, preferenze, abitudini, ritmi. Di norma, al momento giusto, se succede qualche inconveniente, mi applico nella mia arte: la respirazione boccacazzo. Infallibile. Ma con Patrizio, che ha un piacevole volatile delle dimensioni
giuste per la mia bocca, non ha funzionato. Così, ieri notte ho finito per calmare la sua ansia da prestazione con tante coccole. Ora l'arietta dell'alba si insinua nel mio negligé
(continua...)

sabato 4 ottobre 2014

CASTO & PURO PARTE TERZA

C&P riemerge da sotto, riavvia i capelli, sistema la giacca, si siede composto, forbisce la bocca col tovagliolo, soddisfatto del suo antipasto. Dice: Buono. Dopo 3 minuti arrivano le prime portate... Linguine allo scoglio. L'inguine. Linguine. Per l'erotismo, nelle due accezioni va in ogni caso bene. C&P si da da fare con i molluschi: succhia avido dalle valve, e con gli occhi lucidi mi guarda. Io aspiro le linguine a labbra chiuse, e lo guardo con gli occhi lucidi. Le nostre lingue leccano le rispettive labbra. Si direbbe che abbiamo ancora fame, ma non di linguine. Ci viene portata l'aragosta, succulenta nella sua preparazione à la Thermidor. Il cameriere si allontana, discreto e comprensivo.


Non ci curiamo di lui. Infatti, ci imbocchiamo a vicenda. Lecchiamo le dita, l'una dell'altro. Lui indugia con l'indice sulle mie labbra, io lo faccio sprofondare nella mia bocca premonitrice. C&P chiude gli occhi. Immagina. So cosa. (continua...)

venerdì 3 ottobre 2014

C&P PARTE DUE

Chiudo con la foto della piscina calda calda calda calda che i nostri corpi nudi renderanno bollente... Complice il ritorno di fiamma dell'estate che non ci è stata. E apro con quella del ristorante, la sera dell'arrivo. Inutile raccontare della sveltina appena giunti: non degna di memoria, entrambi troppo affamati di noi per poterci fermare a degustare. La sala ristornate ci accoglie con tables habillées delicatamente sontuose, tovaglie fino



a terra ci suggeriscono giochi maliziosi. Non dobbiamo nemmeno parlarci: l'erotismo lampeggia scorrendo corrente elettrica tra i nostri occhi. Miglior intesa a tavola, dopo l'antipasto. Tolgo un sandalo e faccio scorrere un piedino sulle sue basse durezze. Le ditine si accorgono di quanto la sua maestà sia già turgida, mentre l'ignaro cameriere prende l'ordine dei primi. C&P si direbbe disinvolto, nel consultare la Carte e nel chiedere delucidazioni. Eppure sento che freme là, sotto il mio piedino curato e gentile e manipolatore. Mentre affabile parla rivolto al cameriere, sento che muove il volatile, lo spinge contro il mio avampiede nella tipica manovra yoga.
(continua...)

mercoledì 1 ottobre 2014

CASTO & PURO PARTE UNO

Frequento un sito di web cam porno con lo scopo di osservare bei cazzi e bei visi! Casomai, di incontrarne i possessori. Ogni volta che trasmetto, non lo faccio da svestita, come invece fanno tutte. Preferisco piuttosto mostrare il viso e chiacchierare amabilmente di sesso, e anche scherzosamente, con coloro che entrano nella mia room. Di norma, rimangono stupefatti per la libertà lessicale che dimostro. Sono open mind e lo capiscono al volo. Ogni volta indìco un concorso cosicché possano vincere il mio Skype. Mi domandano: Come si fa? Rispondo: Con la gentilezza, l'ironia, l'arguzia, o magari il cazzo, o la bellezza del viso. Se ne trovo uno che riesce magicamente a combinare in sé tutti questi requisiti, (a cui aggiungo la “conditio sine qua non” di essere single), ci scopo. Oppure se un cam4 resident compila in modo scherzoso il sexy questionario. O anche se ha reperito un nick name 
simpatico. Qualcuno ha vinto anche solo così. Come God4Sex. Nick strepitoso, bellezza ricercata e asimmetrica – la bellezza risiede nella imperfezione - bell'uccello, gentile e cordiale, dichiaratosi schiavetto solo per il gusto del dito nel culetto durante la propria masturbazione. Ma io so per esperienza che essere SCHIAVO consiste in ben altro! Esibizionista a chiare lettere, indifferentemente con donne e uomini, senza tokens, ovvero per puro gusto e diletto propri e altrui. Iniziai a ...
(continua...)


giovedì 18 settembre 2014

COSA HA A CHE FARE LA LEGGE CON UN TRANS ED UN BISEX

Niente! NON C'ENTRA NIENTE, se non che l'hanno messo in culo alla Legge che, nella fattispecie, è rappresentata dalla sottoscritta. Erano circa 4 mesi che mi lavoravo due soggetti interessanti. Un 28 enne alto, imponente, fisicato, maschio impenitente nell'aspetto, ma fin dall'adolescenza con esperienze bisessuali da attivo, sul biondo, occhi chiari, un mix di ruvidità e gentilezza, impiegato nella sezione amministrativa di una grande industria con discreto ruolo di responsabilità, che chiamerò Arnaldo. E uno più giovane, sui 23, somigliante a Miss Italia 2014, molto femminile nell'aspetto, trans, educato, gentile, scuro di capelli e di carnagione chiara, dai tratti finissimi, due seni sodi e alti e ormonali, un culetto da mordere, ma con una accattivante sorpresina. Ha un bel look discreto ed elegante, gonne longuettes, reggicalze, tacco a spillo, camicette di seta scura, commesso nel reparto profumi della Rinascente. Unghie corte dipinte di rosso lacca, rossetto rosso, ma nella foto perversamente sbavato. Questo dettaglio mi fece tenerezza e sangue. Lo chiamerò Reginaldo. In me scattavano voglie strane perché non ero mai stata con un trans! Anzi, ai tempi mollai di colpo il trombamico SURFISTA quando mi confessò di essere stato a letto con uno di loro e di averlo sfondato, facendosi succhiare per bene l'uccellino, sebbene inizialmente avesse detto solo di essersi slinguazzati. Accorgendosi di quanto fossi open mind, fin dalle prime chattate Arnaldo mi si confessò. Disse che per questo motivo, ero la sola con cui volesse scopare, di volermi vedere mentre mi facevo un trans, meglio se con uno scelto da noi assieme. Me ne propose alcuni di sua conoscenza, che però non aveva mai sottoposto (a suo dire) alle voglie del suo cazzo, perché lo voleva sperimentare solo in dolce compagnia. Fino ad allora, nessuna donna aveva acconsentito, mentre io, sempre in cerca di novità erotiche, dissi di sì. Arnaldo ne era felice. Mi inviò via whatsapp qualche foto di sue amicizie non mercenarie. Non me ne piacque nemmeno una. Erano volgari, eccessive, capelli schiariti con shatush improbabili, outfit casarecci, tacconi antisesso, minigonne ascellari in similpelle. Dubitai del buon gusto di Arnaldo, ma disse di non avere altro sotto mano. Allora mi creai un nuovo account su ANNUNCI69, sito per incontri senza troppi pregiudizi, alla specifica ricerca di un trans con le caratteristiche adeguate. Ne abboccarono diversi, ma ...
(continua...)

lunedì 15 settembre 2014

SEGHE PREZIOSE

Ci sono seghe e seghe. Ora sono iscritta ad un nuovo (per me) sito di incontri. Si chiama ADOTTAUNRAGAZZO, ha la peculiarità di essere strutturato tipo supermercato. La donna è la protagonista delle azioni: sceglie la MERCE (i ragazzi) e li mette nel carrello. Volendo prendere la cosa sul ridere, mi sembra carino, lasciando da parte le considerazioni becero comuniste sulla mercificazione degli individui. Ne ho già messi nel carrello diversi, sono quelli che entrano nel mio Facebook, l'attraversano come meteore, e lo lasciano. Essere scopamici NON è essere AMICI, questo
si sa. Uno di questi, ...
(continua...)

giovedì 11 settembre 2014

MOMENTI MAGICI

Esistono momenti magici. Come quella chat di ieri con FabryFabry, questo il nick di un quasi trentenne, milanese, altezza 180 circa, scuro ma occhi chiari e luminosissimi, analista del rischio in una compagnia di assicurazione, che sprizza vitalità da tutti i pori della pelle nonché dal sorriso, nonostante la disabilità. Eh sì, è costretto da circa 14 anni sulla carrozzina a seguito di un grave incidente motociclistico (ed è assicuratore! La vita è sempre piena di sorprese!), eppure fa basket, si allena in palestra, fa canottaggio. Sono certa che abbia scelto un nick ripetendo il proprio nome perché è molto sicuro di sé ed ha una grande autostima. Mica come certi mortaccioni che si vedono nelle chat! Ci scambiamo Facebook come primo contatto perché in chat (il sito è ADOTTAUNRAGAZZO, ottimo e funzionale nonché divertente perché mette al centro la donna che fa la spesa di uomini come al supermercato) afferma di essere in carrozzina e vuole che lo veda coi

miei occhi dalle foto in FB. Immagino mi stia mettendo alla prova. In prima battuta gli dico: Non è grave! E lo penso davvero. Credo che in quel momento si sia innamorato di me e afferma anche: Solo le due gambe non funzionano! E colgo il riferimento alla terza gamba... Infatti mi confida che ...
(continua...)

lunedì 8 settembre 2014

CINGHIALE MUSICALE

Amo la musica, basta che non sia commerciale. Eppure amo i MaroonFive che sono tamarri. Lo ammetto, in fondo sono tamarra. Però amo anche la musica cerebrale come il Jazz e spesso vado ad eventi in giro per i borghi d'Italia apposta per ascoltare buone Jazz Band. Quasi sempre mi sposto sola, perché se aspetto gli amici, ciao! Ma in fondo la cosa non mi dispiace. Ai concerti in piazza si fanno interessanti incontri. Ad esempio, all'Umbria Jazz di quest'anno, proprio ieri ho legato con un ingegnere del suono molto cinghiale, dall'incredibile caffettiera napoletana tatuata sul polpaccio destro. Incredibile per la caffettiera in sé, incredibile per la location scelta: il polpaccio. Ma credibilissima sul cinghiale. Direi sui 35, alto poco più di me, stazza quadra, simpatia straripante, baffutissimo e pelato, pantalone largo tipo bermuda ma alla caviglia, anfibi di ordinanza, una collezione di anelli d'argento grossi come campane, in foggia di minisculture, il top della ineleganza
insomma. Altri tatuaggi tribali guizzano sui muscoli forti degli avambracci. Ritengo sia stato un punkabbestia in gioventù. Mi dice infatti di aver girato parecchi centri sociali e il mondo con backpack e poi di essersi sistemato da un paio di anni con questo lavoro a tempo pieno. E' single da sempre, (il signore sia lodato!): come biasimarlo, e, caso eclatante per me, mi piace come genere. E' uno spirito libero e a me piacciono gli spiriti liberi! Dopo il primo approccio iniziale al sound check, mi dileguo. A fine concerto, mi trova nel bar e mi si avvicina con fare guardingo. E' in cerca di sesso e me lo dice senza tanti giri di parole.
(continua...)

lunedì 1 settembre 2014

SCRIVERE E' COME SCOPARE

All'ultima edizione del Salone del Libro di Torino, l'editore mi ha organizzato una presentazione per uno dei miei commentari sul diritto di famiglia, una roba che io stessa, pur essendone l'autrice, definisco PALLOSISSIMA. Tuttavia, vi è sempre un qualche estimatore. In questo caso, poche settimane fa, ai primi di luglio, vengo raggiunta via Facebook da altro autore, questa volta di genere Legal Thriller, che si dice interessato all'argomento per uno dei suoi romanzi. Ci siamo scambiati l'amicizia su Facebook e il contatto Skype, dove una notte ne parliamo per un paio d'ore. Caspiterina, se tutti gli scrittori fossero così!! Che bell'uomo! Somigliante all'attore Hugh Jackman, che viene selezionato per ruoli da combattente.

Ad una donna come me risulta facile giocare con le parole per portare l'agnello sacrificale sull'altare dell'erotismo, di me l'aveva intuito quel PANETTIERE che mi sgamò tempo fa. Perciò conduco l'autore sul prato delle confidenze personali. Così scopro che ha 33 anni, della Puglia ma con genitori napoletani, pratica arti marziali (lo sentivo! Allora non è un caso la somiglianza), single, scuro con le efelidi, energico di penna. Sebbene stessimo parlando di materia legale, mi sarebbe piaciuto sapere lì per lì se tutte le sue penne fossero energiche. Lui coglie, ma finge di non capire. La volta successiva, tuttavia, ...
(continua...)

venerdì 29 agosto 2014

SESSO A TUTTA BIRRA

Su Cam4 vinse il mio Skype qualche mese fa un personaggio bizzarro, così atletico che si meritò subito il nomignolo di Iron Man. Trentatreenne, Non particolarmente bello, diciamo abbastanza carino, moooolto porcello come piace a me. Ha la passione del DownHill, ovvero quella disciplina sportiva spaccaossa che prevede discese a rottadicollo dalle montagne più impervie, con bici appositamente irrobustite e dalle ammortizzazioni fulminanti. Infatti, trattasi di sport da fulminati.
Salite in seggiovia, discese nel fango e clavicole da sistemare in PS sono nella norma. Abbiamo chattato parecchio e ci siamo visti su Skype, prima del nostro approccio fisico. E' a tutti gli effetti, un ragazzo interessante, alto sui 183, fisicato al punto giusto, forse troppo glabro per i miei gusti, una bella testina da pazzoide. Artigiano nella vita, artigiano nel sesso: una conoscenza approfondita di tutte le tecniche erotiche, quindi per me moooooolto accattivante. Ci diamo appuntamento per ieri mattina all'alba in alta montagna, a Salice d'Ulzio, in Piemonte. Aveva in programma una discesa da solo, senza i soliti amici, avrebbe voluto concluderla con una scopata rigenerante, dopo 60 km di massacro. Come non capirlo! L'avrei trombato anche così, tutto fangoso! Già mi immaginavo la nostra lotta nel fango...
(continua...)

martedì 26 agosto 2014

GESUCRISTO!

Fu la mia esclamazione nel vederlo esibirsi con la sua Gibson sul palco. GESUCRISTO! Era risorto lì, davanti agli occhi miei e della folta platea del localaccio birrista per bikers. Tutti brutti ceffi con tattoos per ogni dove, finanche dietro le orecchie, Harley come cavalcatura, giubbotto di pelle nera riempito da patches fin sotto le ascelle, baffi a manubrio e basettoni anni '70. Qualche loro donna esibiva fisicodapauratuttoattaccato, tatuato, tacco 12, short in pelle. Era una fauna che amavo guardare per la variazione infinita del postulato estetico bikers. Quando vado in “certi” posti, mi adeguo con il look. Bandito il tailleur, avevo indosso un microgiubbino in pelle camosciata morbidissima che mi calzava come un guanto, borchiato ai polsi, sulla schiena e sulle spalle. Tamarrino, ma sempre garbato e chic. Jeans e stivali cowboy di pitone. Dicono che l'abito non faccia il monaco, invece temo di sì, per esperienza diretta. Non in quello, ma in altro locale birraiolo mi ero recata nel dopolavoro, senza aver avuto il tempo di cambiarmi dall'ufficio: furono botte da orbi. Preferisco evitare il ripetersi di sconsiderati atti penali. Gesù avrebbe suonato da lì a
poco in questo locale, nuovo per me, che definire pittoresco ...
(continua...)

sabato 23 agosto 2014

ONDAGIOCONDA E' AVVOCATA!


Sono le 11,46 del 19 febbraio 2007. In tribunale il mio assistito si è impantanato durante il contraddittorio. Dovrei preoccuparmi della cosa. Invece ciò che mi preme, ora, è di aggiornare il mio diario. Ho 48 anni, sono alta 175 cm senza il mio famigerato tacco 12, di cui ho un'intera collezione, amo scegliere un guardaroba firmato ma discreto, senza minigonne, ma sempre con un'allure sexy. Gli sguardi dedicati a me dai colleghi dicono che sono avvenente e stilosa, sono un'Avvocata Penalista di Milano, single da 7 anni, ma non per questo ho le ragnatele. Il solo vizio che ho è il sesso. 
(continua...)

lunedì 28 luglio 2014

IL BARATTOLO DI PELLICCIA

Chiamerò IL BARATTOLO uno studente di ingegneria siriano sui 27 anni che conobbi grazie (o no?) a Badoo. Aveva un cumulo di capelli crespi sulla sommità del capo, che teneva rasati ai lati della testa e saliva precipitosamente scolpito verso l'alto, come un barattolo, appunto. Era di viso belloccio, dai tratti tipicamente mediorientali, di confessione ortodossa, gentile ed educato. Sottolineo che professava la religione cristiana, perché io, pur essendo non solo non razzista, ma persino accogliente verso tutte le etnie, non potrei mai sopportare le mani addosso da parte di un uomo che vorrebbe imprigionare la propria partner sotto ad un velo. Ho fatto una ricerca iconografica su Google inserendo la parola SIRIANI, per reperire quella di un giovane a lui somigliante. Mi sono uscite immagini di massacri, di esecuzioni sommarie, di bimbi straziati. Ebbene, seppur è vero che quando lo conobbi, la guerra civile non aveva ancora conosciuto i livelli odierni, lui negava che vi fosse. Eppure era già sui quotidiani! Come tanti ingegneri, il BARATTOLO viveva in un mondo tutto suo. 
Nonostante tutti questi difetti, ero curiosa di affondare mani e faccia in quel barattolo, perciò accettai di incontrarlo. Studiava a Milano con grande profitto, a tal punto da aver vinto una borsa di studio e questo fu un'altra sua caratteristica che mi conquistò. Viveva nell'ostello universitario e là mi invitò ad andare. Mi inviò un taxi che mi portò da lui e poi mi riportò a casa. Almeno in questo fu signore, perché nel resto...
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domenica 27 luglio 2014

SPINOTTI DA RICARICA

Conobbi lo SPINOTTONE via Facebook perché avevamo amicizie in comune, postava sempre status avvincenti che apprezzavo culturalmente, mio coetaneo, divorziato con un figlio, un tipo belloccio, capelli scuri occhi chiari, un paio di cm più alto di me, occhialetto sexy e dotto appoggiato su un grande naso (ma si sa, sotto una gran cappa, ci sta un bel camino). Molto colto, intelligente ovvio, amante del buon cinema e di Montecarlo, dove aveva clienti per cui faceva il PR, stiloso, sempre alla moda ma in modo garbato, appassionato d'Arte, del buon vino, della tavola, della scarpa femminile di Louboutin o Jimmy Choo. In una parola, godereccio. Ci frequentammo per un paio di mesi, ma mi preme raccontare la prima volta. Era moooolto ricco, ...
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martedì 22 luglio 2014

IL NIPOTE DELLA PIMPA

Scopai con almeno tre cannaioli nella mia carriera di Maddalena, uno di questi era LO SPAGNOLO, l'altro fu IL CAMERIERE DI IBIZA e l'altro ancora fu IL NIPOTE DELLA PIMPA. Ebbene, su Badoo il mio nick era LA PIMPA, scelto per via del cartone animato preferito da Sonia. Inutile dire che bannavo tutti quelli che mi approcciavano dicendo: Buongiorno, LA POMPA. Suvvia, un tantino di originalità! Vero è che nel profilo avevo scritto: Cercate di essere cortesi ma porcelli. Ma avendo indicato anche la professione di “giornalista”, cosa che non sono, mi aspettavo almeno un tocco di originalità. 
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lunedì 21 luglio 2014

RIO DE JANEIRO

In tempo di Mondiali, ecco riaffiorare il ricordo di una trombata modesta ma piacevole: con un ragazzo sui 24 anni che chiamerò Rio, dato che nel suo profilo Badoo dichiarava di abitare a Rio de Janeiro, essendo in cerca di brasiliane (secondo lui, le italiane non rispondevano mai e forse era vero, tranne me). Era bellino nelle foto baduiste, mi ricordava UN AMORE D'ESTATE, ma portava sempre occhiali da sole che, per quanto stilosi fossero, impedivano l'apprezzamento del suo sguardo. Gli chiesi di vederlo su Skype, ci scambiammo i contatti e finalmente vidi i suoi occhi nocciola.Apparse più o meno così, classificato nella categoria degli Abbastanza Carini, come  IL PICCOLO RIMESCOLATORE.
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giovedì 17 luglio 2014

MT A DOPPIO CAZZO

Con questo post farò una rivelazione. Ho quasi finito il racconto dei miei incontri erotici amari, perché mi “hanno lasciato l'amaro (della sborra) in bocca”, cit. MATRIMONIO DURATA MASSIMA: TRE GIORNI. Nel senso che io ho sperato, in questo vagare tra un trombamico e l'altro, di trovare quanto meno un confidente, non un principe azzurro (a quello ho smesso di credere attorno ai 10 anni), ma almeno un uomo con cui chiacchierare ed avere del buon sesso per un po' di tempo. Ma più io mi aprivo, in ogni senso, più questi uomini si chiudevano e non mi lasciavano entrare nelle loro vite. Sembrava che AQUILA si fosse aperto, invece. Da qualche settimana ho conosciuto virtualmente un uomo di Cam4, di cui non dirò nulla, ma solo che è sui 40 anni, che vi risiede dai primordi, a tal punto da sospettare di conoscere chi registra le trasmissioni per poi ricattare, che è stato uno sportivo, (nella foto, un modello somigliante)
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ANIMA ROCKER: la vendetta

C'è una vendetta dell'ANIMA ROCKER perché, ai tempi, dopo la seratina, ci sentimmo per telefono e gli dissi che tra noi avevo sognato altre cose, ben diverse, ovvero quelle che poi ho scritte nel post ANIMA ROCKER. Lui, per contro, disse che quando scopammo io avevo le grandi piogge e gli feci solo un pompino. E' vero, fui io a svenire alla stanchezza, non lui. Ma Anima Rocker quel pompino se lo sarebbe ricordato nei tempi a venire. Fortuna che c'è una giustizia nel mondo! ALABARDA SPAZIALE aveva denigrato i miei rocchettoni. Eppure Anima Rocker ha un pisello almeno galattico come quello di ALABARDA SPAZIALE, se non di più, perché si tende in un arco estroflesso che tittillò il mio utero retroverso come nessuno mai, se non il famoso SENEGALESE. Ma, donne, mi appello alla vostra intelligenza, non andate a dire ad un uomo che è normodotato o, peggio, di dimensioni inferiori alla media: vi odierà per sempre. Per questa mi affermazione, (linguaccia mia statte zitta!), che dissi solo per ripicca, Alabarda Spaziale infatti mi bannò. Torniamo al Rocker: quando ci risentimmo al telefono , mi confessò di essersi tagliata la coda! AAARRRGGGHHH il mio Axel aveva perduto la bellezza di Sansone. Ormai era un Eric. 
Ma, per recuperare mi cantò la famosa ballata con quella sua voce calda e suadente. Cedetti. Disse di avere il cazzo duro in quel momento lì, pur non vedendomi. Anche in questo caso, ricevetti conferma che il vero organo erotico è il cervello.
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UN IDRAULICO STURATUBI

Fu il più giovane con cui trombai ed era il piccolo di un idraulico. Mi sovviene quanto siano infinite le barzellette di idraulici che vanno a casa di signore insoddisfatte e anche che, a Milano, l'idraulico si chiama trumbé. Sarà un caso? Non credo, infatti il caso non esiste. Tornando a lui, tra noi c'erano quasi 25 anni di differenza. Ma pur essendo giovane, non era inesperto, anzi. Aveva appena chiuso una relazione con una partner di 30 anni più anziana di lui, durata un paio di anni. A 18 anni si fa presto ad imparare. Il suo nick su Badoo era Bigmastiff, ma, essendo un torello, lo cambiai subito in Bullmastiff. 
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lunedì 14 luglio 2014

ANIMA ROCKER

Conobbi l'operaio dall'anima rocker un bel dì che mi recai per lavoro a Vercelli. Avrei dovuto avere un colloquio con un anziano Cliente, non solo d'età ma anche del mio studio associato. L'esimio signore mi aveva fatta arrivare fin laggiù per poi avvisarmi all'ultimo che non sarebbe venuto alla punta. Pazienza. Mi ripromisi di trasformare il problema in opportunità. Era mattino presto, avevo davanti un'intera giornata da dedicare a me e alla visita della città. Entrai pertanto in un bar che scelsi come porto sicuro da cui partire da sola. Eseguii quel tour, ma in un modo inaspettato. Infatti vi conobbi un uomo mio coetaneo che sulle prime giudicai belloccio, occhialetto intrigante, già presente nel bar a colazione, ma a casa dal lavoro per infortunio ad un dito della mano. Mi approcciò quando sentì la mia richiesta di info al barista. Disse: Cosa vuol vedere di Vercelli? Dissi: Amo l'Arte, la Storia, la Buona Cucina, faccia lei, se conosce la città. E la musica, no? controbattè. Io: Anche, adoro il rock! E Anche qualcos'altro...
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domenica 13 luglio 2014

SESSO ANIMALE

Subito prima di chiudere l'account, entrai in contatto mesi fa su Badoo con un chitarrista piuttosto notevole, siculo, scuro ma con occhi chiari, pizzo satanico, colto e sulle prime in apparenza intelligente. Nel suo profilo aveva dichiarato di essere single. Aveva occhi come questi.
Gli chiesi l'amicizia su Facebook dove scoprii che era invece fidanzato con una donna bisex. Si giustificò dicendo che erano insieme da poco, che lei sapeva dei suoi contatti via Badoo; inoltre dichiarò che non avrebbe mai scopato con nessun altra, a meno che non volesse anche la sua compagna, in una cosa a tre. O che al massimo si sarebbe lasciato masturbare, senza che lui rivolgesse attenzioni alla donna dell'occasione.
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sabato 12 luglio 2014

LA GIOIA DI VIVERE E DI SCOPARE

Una delle ultime conoscenze realizzate su Badoo fu con un barista di Ibiza, ma nativo del Piemonte. Molto somigliante al seguente fotomodello.  
Carino QB, non arrivava ai 30. Glabro come di solito NON piace a me. Fisico atletico naturale, non pompato da palestre o aiutini. Nelle foto pubblicate su Badoo non rendeva granché. In cam era meglio. Ma dal vivo, sprigionava una luce ed una simpatia non comuni. D'inverno tornava in Italia per lavoretti poco impegnativi a breve termine (operaio di serramenti, idraulico, posatore di piastrelle...), ma, appena scattava l'ora legale, partiva alla volta dell'isola della dea Tanith, per rientrare con la fine dei closing parties ibicenchi. Credo Ibiza fosse la sua dimensione ideale. Gran fumatore di canne, ne aveva sempre una scorta in tasca. E rideva. Allegro come non mi è mai capitato di vedere in nessun altro. Non credo fosse l'effetto del TCH, ho scopato con altri cannaioli, ma nessuno di loro rideva quanto lui.
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martedì 8 luglio 2014

Mister GRATTA&VINCI

Finché vi rimasi iscritta, Badoo era davvero un territorio di caccia S C O N F I N A T O. Tra gli allettanti potenziali trombamici, vi fu quello che ribattezzai Mister GRATTA&VINCI. Chi conosce Badoo, sa che vi è la possibilità di pubblicare foto private in un'apposita cartella. Il concetto di privato spazia da individuo a individuo. Chi non desidera far sapere di essere a caccia, vi si nasconde. Chi desidera far sapere com'è fatto come quando mamma lo fece, vi si applica con tutte le sue … ehm... energie. Chi desidera invece far sapere cose che altrimenti non vorrebbe, se non a persone selezionate, lo fa tramite questa cartella. Ebbene, in quasi tutte quelle maschili, vi reperivo un pisello. Ero strabiliata dalla fantasia dei pisellanti. Tutti uguali, tranne rare eccezioni. Il PISELLINO MICRON era una di queste. Oppure il BISEX, col piercing detto Prince Albert, praticato forando la base della punta del pene dall'uretra. E naturalmente Mister GRATTA&VINCI, che aveva praticato un foro al centro di un Gratta&Vinci e vi aveva infilato il suo ...
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venerdì 27 giugno 2014

CREATIVI DEL CAZZO

CAM4 è diventato per me un sito fonte di ispirazione a tutto tondo. Dagli status pretenziosi a quelli più poetici a quelli più birbanti,  per non dire delle foto HOT: alcuni residenti hanno creatività da vendere. Ecco i creativi del … ehm … cazzo:

Mister DUECAZZIUn uomo conosciuto su Cam4 che ha vinto il mio Skype grazie a questa sua peculiarità freakettona. Me la mostrò in cam. Riesce ad essere autoironico su un suo grave difetto. Un giorno mi parlò di sua figlia sofferente. Per sdrammatizzare gli chiesi: Con quale dei due cazzi l'hai concepita?
Rise come un pazzo! Vuole farmi provare l'emozione dei Due C, ma ho declinato anche perché, freak a parte, è impegnato!

Mister CRAVATTA: trattasi di veneto residente su Cam4, ispiratosi ad un post del blog, quello delle legature di Marco Imbimbo. Lo trovo molto creativo.
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mercoledì 25 giugno 2014

LO STEWARD FURIOSO

Tempo fa andai a prenotare una vacanza marittima in una località modaiola. Nonostante sia da anni meta turistica ambitissima, per me era la prima volta e ci andavo da sola, perché se avessi aspettato gli amici, non sarei più partita. In agenzia conobbi un uomo più giovane di me, sulla trentina, che vi era già stato negli anni precedenti. Mi consigliò circa gli spot da visitare e fu così gentile da offrirsi come guida a distanza via WhatsApp una volta arrivata laggiù. Perciò acconsentii di scambiarci i numeri di telefono. Oltretutto era di una bellezza rarefatta, delicata, timida. Si chiamava Daniele Fury, con origini inglesi da parte di madre. Alto sui 183, slanciato, fisico atletico, castano chiaro col ciuffo sbiondito, occhi luminosi e grandi sul verde chiaro/nocciolato, mani raffinate, look sportivo casual, sorriso splendente, labbra dolci sulle quali morire. La cosa che più mi colpì, oltre la gentilezza, furono i peli delle gambe: biondissimi. Lavorava come Steward sui
treni TGV, avanti e indietro Milano/Parigi con turni strampalati e per questo motivo aveva poche relazioni sociali, se non con vecchi amici dell'Università. Bevemmo e mangiammo qualcosa la sera stessa nella California Beckery di Via Larga a Milano, ambiente di lusso e godereccio. (continua...)

martedì 24 giugno 2014

NON MANGIO LA PELLE DEL POLLO

A Firenze, entrando in una libreria antiquaria che colleziona pubblicazioni di illustratori, incontrai un ragazzo dall'aspetto gradevole, non fosse altro che per la somiglianza con uno degli attori miei preferiti: Keanu Reeves, interprete di POINT BREAK, film cult sul surf dalle battute indimenticabili: NON MANGIO LA PELLE DEL POLLO. Il sosia, che chiamerò Gianluigi Odiai, vi lavorava ed era non solo competente in

materia, ma persino colto. A suo dire, più che un lavoro, trattavasi di schiavitù. Insomma, lo inquadrai subito come hater and lazy. Nonostante alcune imperfezioni della pelle in viso, odierrime, mi piaceva sia nell'estetica che nella testa. Giangi mi portò in un ristorantino chic che non avrebbe potuto avere altro nome, data la sua professione: AL GARAMOND. Situato in un quartierino alternativo della città, era ben gestito da uno chef che ci fece scegliere di persona le sue specialità. Parlammo e scherzammo e fummo goderecci. Era argutissimo nelle battute e faticavo a stargli dietro. Vicino ai 37 anni, alto sul 184, moro dal ciuffo ribelle, elegante nei gesti e nel vestire un po' demodé, com'è d'uopo in quella città e negli haters, non capivo se gli piacessi, così glielo chiesi a bruciapelo. Disse: Sì, e io a te? Ovvio, sennò non starei qui.
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lunedì 9 giugno 2014

ROBY QUINTO SENSO

Da appassionata di deephouse quale sono, andavo quasi ogni settimana a ballare in una discoteca fighetta chiamata 5° SENSO, nome suggestivo di per sé, dove faceva il buttafuori un tizio muscoloso dalla grinta cattiva. Lo chiamerò Roby Quintosenso. Quando espletava la sua funzione, indossava sempre un completo nero avvitato e stiloso, con camicia bianca e cravattino nero, stile Jene. Talvolta toglieva la giacca, arrotolava le maniche della camicia, mostrando i forti avambracci tatuati. Vi si sarebbero potute spaccare bottiglie. Il suo stile mi prendeva molto. Ballammo e bevemmo qualcosa al bancone, scoprii che era siculo, scorpione, ex campioncino di box. La combinazione per me era allettante, nonché il suo odore personale. Purtroppo il suo lavoro terminava sempre attorno alle 5/6 del mattino, ora in cui già sprofondavo nel piumone. Non potevo aspettarlo! Così, una sera in cui non era in servizio, uscimmo noi due soli, ...
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sabato 7 giugno 2014

SIMPATICONE LACUSTRE

Uno dei più strani contatti avuto con un Baduista, fu quello con un un mastro muratore sulla quarantina, a suo dire molto capace, residente su quel ramo del lago di Como di manzoniana memoria. Quindi lo chiamerò Renzo Mastro. Non esattamente bello, di lui mi piacquero già in foto il sorriso malandrino, la barbetta a pizzo, gli occhi furbi e svegli, la moto. Pensai che finalmente avrei potuto fare tanti giri in moto sul lago.
Come mi sbagliai! Lui fu il classico esempio di come i trombamici non mi abbiano fatta entrare nella propria vita. Ci trovammo a Milano un sabato pomeriggio, gli andai incontro con la MM in una piazza alquanto malfamata, ma l'unica che Renzo conoscesse. Da lì, scendemmo assieme nella linea Gialla, prendemmo la Rossa in Duomo e andammo ai Giardini di Porta Venezia, ora intitolati a Indro Montanelli. Era un bel pomeriggio d'autunno, quasi inverno, ma soleggiato e caldo nei colori delle piante e del sole. Passeggiammo e ci raccontammo reciprocamente. Una grande passione per la moto ...
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L'AQUILA VOLA

Conobbi in giro un uomo che fu stalkizzato da un'ex. Riuscii a conquistare la sua fiducia solo perché mi occupo nella vita di tutelare gli individui che hanno subito una qualche forma di violenza psicologica. Lo stalking è una delle peggiori. Pur essendo femminista fino all'osso, riconosco che quando ci mettiamo noi donne a perseguire un uomo, siamo più perfide e subdole. Lorenzo Bianchi era barista in un discobar nella zona più gaya di Milano dove andavo spesso all'epoca, ma era eterissimo. Grazie alla mia solita faccia di tolla, attaccai bottone con lui. Era carino, la parte di braccia che spuntava dalle maniche arrotolate del camiciotto a quadri era tatuatissima, i capelli nella penombra sembravano corti, nascosti sotto una coppolina molto trendy, aveva curiosi baffi volti all'insù con la cera, (a me di norma i baffi non piacciono, ma i suoi erano curatissimi e per la prima volta in un giovane li vedevo tenuti in siffatta maniera), un delicato anellino al naso, occhi nerissimi che tradivano la sua origine meridionale, il sorriso sempre pronto, luminosissimo. Jeans skinny e scarpe polacche in cuoio rustico allacciate fino al polpaccio. Il suo outfit mi piacque. Chiacchierando scoprii che era del Salento, proprio come avevo intuito. Lorenzo quella sera finiva tardi, io volli andarmene a letto. Gli feci annotare il numero di cellulare: sapevo che non mi avrebbe stalkizzato, per ovvi motivi. Ci lasciammo con la promessa di andare a sentire un concerto pochi giorni dopo del Collettivo Machete, un buon hip-hop/rap di una crew di Sardi. Passò a prendermi a casa moooolto presto: volevamo scopare prima di andarci. L'annusata al bar aveva già fatto scattare l'alchimia in entrambi. Lo feci accomodare in casa. In salone, la prima cosa che feci fu di togliergli la coppolina. Ne uscì una vera e propria criniera leonina, aveva capelli ricciuti e forti, lunghi fin sotto le spalle, che si aprivano a tondo, girandogli tutto intorno alla testa, con fili d'argento. Erano ricci curati. Lorenzo era del Leone. Mi piacque ancor di più. Infilando le dita tra i capelli, appoggiai il palmo delle mani sul cranio ovattato dalla massa dei capelli, mi avvicinai al suo viso e, invece di baciarlo, gli leccai subito i baffi: sapevano di buono. Forse usava una cera che prevedeva quel gesto. Con la lingua gli stuzzicai l'anellino al naso, facendolo dondolare. Lorenzo ne godeva come un pazzo e si lasciava fare, mentre con le mani percorreva la mia schiena e i miei capelli corti, che rappresentavano per lui il simbolo della novità e della femmina vera. Me lo sussurrava negli orecchi: Sei femmina, oohhh come sei femmina... All'improvviso, mi afferrò i capelli e mi tenne ferma, mi infilò brutalmente la lingua in bocca e mi appese al muro, spingendo il suo bacino contro il mio. Pensai: Non è un Leone, è un toro! E la cosa mi prese. Ero in vestaglia di seta, con calze, reggicalze, tacchi, senza altro intimo. Mi slacciò la cinta e si inginocchiò ai miei piedi, dicendo: Ora sentirai a che servono i miei baffi! Mi afferrò i glutei ed iniziò a leccarmi il clito. Sentii le punte dei baffi farmi solletico nell'interno coscia. Era un gesto dall'erotismo sconfinato, infatti più la sua lingua andava avanti e indietro sulla sorellina, più i baffi mi stuzzicavano. Era quasi insopportabile. Ad un certo punto, gli afferrai a capelli e dissi in un sospiro: Bloccati sul grilletto, usa i denti e tienilo stretto, sto per godere... Lorenzo eseguì: voleva il mio piacere. Strinse piano, ma lì restò a lungo, muovendo piano i denti, in attesa di assaporare le mie vibrazioni. Che non tardarono a venire, risi come faccio quando ho un orgasmo imperioso. Lorenzo si avvilì! Credeva stessi prendendolo in giro. Lo tranquillizzai: Se continui così, entro stasera mi farai ridere ancora e pure tante volte... Annotai nel mio cervello la sua bravura con lingua e denti, ne trassi la conclusione che ce l'avesse piccolo. Fu il mio turno di spogliare lui. Ce ne andammo in camera da letto e gli tolsi la camicia. Aveva un tatuaggio imperioso sul
petto, un'aquila da una clavicola all'altra, ancora incompleta nella stesura del colore, ad ali spiegate, tra gli artigli stingeva un cuore trafitto da pugnali. Mi disse: Guarda. Alzò le spalle e l'aquila spiccò il volo. Solo allora notai il piercing ai capezzoli. Mi fece ancora più sangue.
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giovedì 5 giugno 2014

TOYBOY MECCANICO

Un tempo ero in contatto con un ToyBoy Meccanico, carino, molto! Abitava appena fuori Milano e mi sarebbe davvero piaciuto incontrarlo! Purtroppo ad un certo punto mi confessò di essere impegnato con un'altra e allora lascia perdere. Non mi va davvero di tradire una donna. Però le nostre chat erano infuocate! Eccone un estratto, lui è TM. Io AP. Nel mio profilo skype ho scritto tutt'ora: Sono la donna capace di realizzare sogni.

TM: allora quali sogni sei in grado di realizzare?
AP: questo che ti ho appena detto: aiutare le altre maltrattate, infatti sto scrivendo il mio saggio sul tema. Eccoti la copertina
TM: fammela vedere magari lo leggo. Quando esce?
AP: è ancora presto per dirlo, sono solo alla 3° bozza, l'Editor deve ancora finire di correggerlo. Comunque, pare entro fine anno 2013! In vendita da Mondadori, Feltrinelli, altre librerie del circuito e poi online su Amazon, Mondadorilibri... E sul sito della casa editrice Kimerik!
TM: ti sei messa su Badoo per cercare quelli che maltrattano le donne????
AP: ahahahhaha Nooooo, amo il sesso, tutto qui e mi piace farlo bene
TM: sei sposata
AP: ma noo!!! Lo sono stata per due volte! Adesso basta!
TM: ti sei rotta!!!!!! ahahahah Mi sembri una donna forte
AP: lo sono!
TM: anche a me piace il sesso e vorrei provare qualcosa di nuovo, ormai le ragazzine della mia età mi hanno un po' stufato
AP: ah ecco! Mi chiedevo perché ti piacessero le tardone come me
TM: perché secondo me riuscite a farci vivere qualcosa di nuovo, poi cmq saresti la prima con cui vado
AP: l'esperienza... Quanti anni hai?
TM: 25, ti piace il sesso virtuale?
AP: NO. Per quanto ami il sesso, mi manca su Skype la dimensione dell'odore, del sapore, del calore...
TM: hai ragione! Avevo un'amica con cui lo facevo via Skype, in mancanza di meglio! Si non sarà mai come il sesso vero. Raccontami qualcosa di te e dei tuoi sogni erotici se ti va.
AP: vediamoci in cam!
TM: ok, però non ho il microfono! Ti va lo stesso?
AP: scriviamo
*** AP Stai chiamando TM ***
AP: sei bello
TM: TE ANCHE SEI BELLA, MOLTO PIU' BELLA CHE IN FOTO
AP: infatti metto sempre foto più brutte di me, per non deludere, ma sempre recenti
TM: però sei davvero intrigante, come donna
AP: normale, dai, la donna della porta accanto
TM: MAGARI FOSSI QUI ACCANTO, VERREI SUBITO A TROVARTI
AP: come ti capisco....
TM: AHAHAAH
AP: vengo io, vieni tu o..... Veniamo assieme?
TM: MEGLIO SE VENIAMO INSIEME
AP: grandeeeee! Dimmi, che lavoro fai?
TM: meccanico in un'Azienda di ricambi per veicoli industriali e di hobby faccio sesso!
AP: bell'hobby!
TM: E GIOCO A CALCIO
AP: ottimo! Sportivo dunque! Amo gli sportivi! Io stessa lo sono! Fui anche agonista
TM: IN COSA??
AP: a 5 anni ero già sul ghiaccio coi pattini... Agonismo in artistico fino ai 14, poi passai all'atletica leggera, poi nuoto, sempre agonismo, infine 17 anni come istruttrice di aerobica e nuoto
TM: MI DEVO SPAVENTARE?
AP: forse! Iinfatti dicono che ho un culo da paura
TM: fammelo vedere in cam!
AP: ti dedico questa canzone dei Modàascolta la prima parola
TM: CIAO
AP: ci sei arrivato! Bravo! Cmq amo l'anale, a volte vengo anche solo così :)
TM: adoro il sesso anale e con le mani accarezzarti il seno e farti sentire il fiato sul collo, stamattina ho una voglia pazzesca
AP: bello il mio voglioso! Come stai?
TM: bene, a parte il cazzo in tiro
AP: allora più che bene, direi BENISSIMO
TM: be', non tanto, non ho nessuno con cui sfogarmi ahahaha In questo momento inonderei la Sicilia ahahaha
AP: non farlo con la Sicilia, inonda me!!
TM: ok allora appena trovo un buco
AP: con me ne trovi 3
TM: ahahaha Che fortuna
AP: :P
AP: (mooning)
TM: sopratutto non vedo l'ora di trovarne 1, non ti dico quale
AP: parla pure liberamente con me
TM: dopo he mi hai detto che hai un bel culetto me lo sogno tutte le notti, di vederlo da vicino, anche toccarlo, accarezzarlo, massaggiarlo, massaggiarti, baciarti, leccarti!
AP: ammappa che entusiasmo! Peccato tu sia bassino!
TM: a me se sei più alta o più bassa non interessa dipende se per te è così fondamentale essere della stessa altezza, a me dicevano sempre : " culo alto pasto da re" ahahahaha Quali posizioni ti piacciono di più?
AP: adoro quella a pecora e poi frontale con le gambe alzate sulle spalle del mio partner e a te?
TM: idem, a pecora mentre ti massaggio il seno o davanti con le gambe incrociate e i piedi intorno al collo, anche sempre da dietro la donna sdraiata con il culo inarcato mmmmmmmmm Però con quella vengo molto velocemente la prima volta quindi la faccio sempre alla fine
AP: sappi che anche quella l'adoro... metto sotto dei cuscini per alzare per bene il culetto
TM: potrei morire! Io cmq penso di trovare un buco nel tardo pomeriggio. Ora vado a mangiare con il pisello in tiro ahahahahah

lunedì 2 giugno 2014

Mr. DUECAZZI

Nell'andare su cam4 per promuovere questo blog porcello con il mio solito tutone antisesso, giorni fa ho scambiato il contatto Skype con uomo che affermava di avere due uccelli. La cosa mi incuriosì molto, pur essendo troppo freak per i miei gusti. Tuttavia non poteva passare inosservata! Così abbiamo chattato e ci siamo visti in cam una prima volta. Dopo il mio classico interrogatorio, in cui ci scambiamo nomi, cognomi, età, altezza, attività lavorativa, status sentimentale (è sposato), notavo che l'uomo mio coetaneo somigliava parzialmente ad un ex trombamico, il cosiddetto MIODURO. Non era belloccio, nemmeno questo Mr. DUECAZZI e tra i due ci sono circa 20 anni di differenza. Ma Mr. DUECAZZI ne fu subito orgoglioso, nonostante MIODURO con me si fosse prodotto in una mirabolante figura di cac. Mr. DUECAZZI svolgeva un lavoro impiegatizio in una struttura museale, occupandosi di pennelli e uccelli. Non spiego nei dettagli, infatti sembro arguta e intelligente, ma non ho capito bene che lavoro faccia. Siccome non aveva foto su Skype, gli chiesi di metterne una. Lui scelse una tavolozza corredata di pennelli. Da esperta di … ehm .. lingua qual sono, notavo che Mr. DUECAZZI errava spesso. Ignoranza? Battitura? Disgrafia? Non gliene facevo cadere una! Del resto, su Facebook sono nota come lamaestrinadellapennarossa tuttoattaccato. C'era ignoranza circa le corrette coniugazioni dei verbi, ma gli errori di battitura erano dovuti a ben altro, di cui tuttavia non mi accorsi nel primo collegamento, poco chiaro. Poi staccammo perché ero sfranta. Ma Mr. DUECAZZI non poteva demordere. Talvolta mi salutava. Fino a che ieri ha ottenuto la mia attenzione ed è riuscito a spiegarmi la sua natura freakettona.

2C: buonasera mia principessa volevo solo salutarti, sono quello degli uccelli e pennelli
AP: BUONASERA UCCELLIPENNELLI, quello col maglione rosso e pelato?
2C: si vedo che ricordi
AP: vagamente somigliante ad un mio ex trombamico!
2C: si si, potevo essere io e il tuo amico assomigliarmi hihihihihi Una bella donna come te difficilissimo trovarla hihihihihihi
AP: ma va! Ce ne sono decinaia come me
2C: col tuo carattere e la tua bontà penso poche. Devo stare attento a scrivere con te se no mi sgridi, casomai sbagliassi
AP: ahahahahaha Povero
2C: povero fuori ma ricco dentro
AP: :) beato te
2C: si questo e un mio pregio
AP: (voce del verbo essere chiede l'accento)
2C: sbaglio perchè scrivo in fretta
AP: eeeeeeee le balle! Scrivere una e senza o con, è la stessa cosa
2C: mi fai ripetizione di lingua ............italiana
AP: ahahahaha
2C: ecco subito a pensar male. Quando scopiamo tu ed io?
AP: ho già troppi trombamici!
2C: scusa ma perchè non mi inviti poi hai visto che io ne ho due o non ci hai fatto caso. Tutte e due vivi hihihihihi
AP: ahahahahaha Faticavo a capire cos'hai scritto. Mandami la foto! E' troppo divertente
2C: ma della mia mano non te ne sei accorta? Siamo maggiorenni se ti racconterei delle cose ti faresti tante risate. TI MANCA DI CONOSCERE L'UOMO DEI DUE CAZZI
AP: (racconterei) aaarrrrgggghhhh

Ci videochiamiamo. Questa volta la trasmissione è perfetta. Finalmente capisco tante cose, una delle tante è la sua manina. Nella mia abissale iGnoranza con la G maiuscola, penso che questo signore debba essere stato poliomelitico. Infatti il suo braccio destro finisce al polso, dove si innestano 5 piccolissimi cagnotti. Sì, tali mi sembravano quei moncherini che avrebbero dovuto essere dita. Mr. DUECAZZI scriveva con una mano sola! E mai avrebbe potuto selezionare tasti come il maiuscolo assieme ad una lettera. Men che meno le e accentate. Lo perdonai, ma non sui congiuntivi. D'ora in poi lascerò il suo scritto nella versione originale, così come mi arrivava da lui. Un barlume si fa strada dentro di me: quello era il suo secondo cazzo! Mr. DUECAZZI, infatti, in quel momento dice: Sai come si divertono, col mio pisellone! Le donnine non mi mollano piu. Ammetto che non ci sarei mai arrivata. Però qui mi fa una precisazione, cioè “adesso mi sono fatto furbo, prima passo io, dopo il pisellone, se no mi lasciano in bianco, perché la manina è meglioooo”. Ridiamo a crepapelle! Gli chiedo se posso farli una domanda irriverente: Una volta dentro, muovi anche le ditine? Lui me le muove davanti al naso e dice: Da provare! Altro che negri. Questa non te la devi perdere ai un occasione nella vita irripetibile. (Ai, mannaggiacchittammuert). Al che gli chiedo: La manina la usi davanti o dietro? Dice: Un paio di volte lo usata anche dietro, ma mi dovevo sempre fermare, si scialano, devi sentirle gridare, pero li e colpa mia, se gridano, con forza! Povere. Quando vuoi, sono a tua disposizione. Tranquilla con te faccio il delicato
AP: acciderbola! e tutti e due assieme? (manina e cazzo?) Onorata ma non vado con sposati. Lui: Cosa cambia? Io: Cambia! Perché sono femminista dalla parte delle donne.
2C: se ti direi che mia moglie e consapevole
AP: non ci credoooo (dicessi)
2C: non ci credi, te la chiamo, vedrai che bello quando giro con le ditine. Sei la prima e unica che rido e ci scherzo. 

Sebbene mi senta onorata delle sue confidenze, io penso di potermi risparmiare questa irripetibile esperienza!

giovedì 29 maggio 2014

PALESTRATO CERVELLINO

E' inutile, mi piacciono gli uomini belli. Sono esteta e non solo in filosofia. Sono godereccia e non solo a tavola. Per belli intendo con un bel viso ed un bel corpo, che siano curati nell'abbigliamento, abbiano stile personale, siano alti QB, pratichino sport, siano intelligenti e colti, che non è la stessa cosa. Che siano ricchi. Che abbiano ancora tutti i loro capelli in testa e possibilmente senza crestine di gallo. Astenersi uccelli piccoli. Chiedo troppo? A giudicare dalla media, sì. Eccone infatti un esempio. In quell'immenso territorio di caccia che è Badoo reperii anni fa un palestrato di cui nemmeno ricordo il nome, con un piercing sul capezzolo, che sulle prime sembrava interessante: aveva un fisico da paura, belloccio, ben vestito. Non chiesi l'altezza né feci il QI.
Per il pisello, mi riservavo di tastare di persona. Ci aspettava il rito dell'annusata. Ci scambiammo i numeri e mi mandò foto sue. Era un ballerino di svariati locali, faceva soprattutto spogliarelli in occasione della Festa della Donna. Già con questa sua attività lavorativa, avrei dovuto capire. Invece, reduce di un incontro con un siculo che si presentò senza portafoglio adducendo la scusa di averlo dimenticato a casa, rimasi abbagliata dai suoi introiti. Errori di gioventù (si fa per dire, perché avevo già superato gli anta)! Si preoccupava che, dati i miei anta, non fossi abbastanza porcella, insistendo con volgarità sui dettagli più intimi e sugli stereotipi del tacco alto, minigonna, della giarrettiera e della guepière. Anche qui avrei dovuto capire che non era adatto a me! Mai derogare da se stessi. Da questo episodio ne trassi vantaggi. Da allora faccio domande che sembrano ingenue, ma che in realtà mi permettono di capire il livello di intelligenza del soggetto, nonché di sondarne la cultura. Venne da me la prima volta (e l'unica) dopo mesi. Era di giorno idraulico e se ne vantava, dicendo che corrispondeva allo stereotipo dello sturatubature che stura i … ehm.. tubi delle casalingue. Quindi molto indaffarato. Un giorno mi chiamò dicendo che il giorno successivo sarebbe stato a Milano e che mi voleva incontrare. Avrebbe avuto fretta, perciò non poteva prendersi il tempo di fare un pasto al ristorante e voleva annusarmi direttamente da me. Andai in deroga anche qui. Altro errore che non ripetei più. Pretese che mi presentassi alla porta in desabillée, pronta alla scopata, cosa che feci con dedizione. Ennesima deroga, ennesimo errore. Arrivò l'orario prestabilito, si presentò alla porta in abiti da lavoro, sudici e decisamente ineleganti, ed era molto basso. Dentro di me rimasi delusa ma non volli darlo a vedere. Inutile parlare della scopata. Fu banale e insoddisfacente, non ero coinvolta, non lo stimavo. La cosa finì entro 20 minuti. Quando richiamò dopo un anno per rivedermi gli dissi: Chi sei? Capì e mi lasciò stare.

martedì 27 maggio 2014

REGINA DEGLI UCCELLI


Quella notte non ci riuscii. Dopo essere andata a dormire con le pulcine, mi giravo e rigiravo nel letto. La mia mente continuava a tornare sugli eventi della mattinata, a farsi domande, ad analizzarli alla moviola. Dovetti alzarmi e scriverne per liberarmi. Fino alla settimana precedente avevo declinato ogni offerta bisex, convinta di essere eterissima. Mesi prima, tuttavia, ero venuta a conoscenza di un threesome tra un uomo, sposato, con altre due donne contemporaneamente, moglie esclusa. Egli affermava di amarle entrambe (ma intanto la sola ad aver avuto un figlio da lui era la moglie). Le due si definivano ASSOLUTAMENTE ETERO, SENZA OMBRA ALCUNA DI OMOSESSUALITA', mentre io sostenevo la tesi che ognuno di noi pare abbia dentro sé una parte di uomo e una di donna, a percentuali variabili. Io stessa cominciai a nutrire dubbi su di me in proposito. Un bel dì ne parlai con Luca Valente, ovvero ALABARDA SPAZIALE, ammettendo che durante il mio MT quotidiano penso sovente alle tette per eccitarmi. Non se lo fece ripetere due volte!Mi lanciò al volo quello che è il sogno di ogni italiano: di farlo in tre, con un'altra donna. Dissi: C'è sempre una prima volta! Se non provo, non potrò mai sapere se mi piace oppure no. La voglio giovane, bella e tettona. Tempo due o tre giorni, aveva già combinato con una brasiliana, da lui testata in precedenza in unarelazione durata svariate settimane in un contesto dove entrambi erano degenti a lungo termine, separati dal resto del mondo e accomunati dal disagio che vivevano. Avevano condiviso gioie e dolori, soprattutto cercavano di alleviare le proprie sofferenze, solitudini e carenze d'affetto nella reciproca soddisfazione sessuale. Erano stati affiatati. Gli dissi: Vediamo le sue foto! Me le inviò su WhatsApp. Era carina e tettona. Era sposata e scontenta del suo matrimonio e forse da Luca ambiva qualcosa di più che non la semplice scopata. O forse era Luca stesso a volerlo. So solo di ricordare che mi disse: Ti prego, non le ho detto di noi quindi non smentirmi. Ma io non posso mentire. Soprattutto non posso nascondermi dietro un dito: lei avrebbe capito dal nostro affiatamento sessuale. Quindi posi la condizione che sapesse di noi due. Lui farfugliò qualcosa, ma alla fine accettò di dire la verità. Luca le disse che ero scrittrice e che volevo solo guardare. Eldorada non si scompose e mi accettò, ci invitò a vederci da lei. Ricordo che tra me e me pensai: Sarà la solita brasiliana belloccia che si è fatta mettere incinta da un bergamascotto arricchito pur di vivere in Italia da mantenuta e forse vorrà ora farsi mettere incinta da Luca per avere il coraggio di lasciare il marito. Lo ammetto: un coacervo di luoghi comuni si agitava ella mia testina. A Luca obiettai che temevo un'incursione del cornuto. Cercò di tranquillizzarmi e lo lasciai fare perché curiosa dell'esperienza. Dissi: Ok! L a settimana successiva eravamo da lei. La chiamerò Eldorada, in quanto aveva una carnagione ambrata. Abitava in una grande villa singola ai margini di Bergamo. OVVIAMENTE. Ci occorsero due ore di mezzi pubblici, troppe per una scopata, ma tant'è. Mi abbigliai con un abitino molto anni '50, stretto in vita da cinturone in tinta, con scollo e maniche all'americana, molto fresco e adatto alla stagione ormai estiva. La gonna era larga, per facilitare le operazioni di sbarco. Sandali bassi alla schiava. Luca si stupì del mio look da VIVA LA MAMMA, così elegantemente anni '50! Ma quando gli spiegai il motivo dello scollo a V, facile da sbottonare, e la gonna larga, comoda da sollevare sopra la testa per essere leccata meglio da entrambi, si fece durizzimo. Mi ero preparata anch'io all'incontro, rasandomi sotto dove occorre leccare, tenendomi riccia davanti, com'è nel mio stile consueto. Avevo indossato all'uopo uno dei miei completini porno: mezze coppe fucsia con pizzo nero sotto il seno, che lasciano liberi di volare i capezzoli, sottolineati da un paio di cordoncini di velluto nero che contornano la mammella. Perizoma a cordoncini neri, con apertura strategica sul mini triangolo fucsia e pizzo nero davanti, giusto trattenuta da un paio di nastrini di raso nero. Durante il viaggio glielo descrissi per tastare la sua voglia. La sua fama non si smentiva. Gli raccontai la mia fantasia: Sogno te che mi pompi mentre lei mi strizza i capezzoli. Sentii l'alabarda partire in orbita. Finalmente arrivammo da lei, che ci aspettava seduta su una panchina di fronte alla villa, fumando rilassata. Da lontano non sembrava nemmeno la tipa vista in foto. E nemmeno da vicino. Era vestita in modo semplice: un paio di leggins mimetici, maglia nera scollata. Capelli raccolti, a dire il vero un tantino resi spinacini dalle estreme stirature. Pur riconoscendo che aveva un fisico gradevole, il seno era più piccolo di come appariva in foto e il viso non era splendido. Le labbra più sottili di quanto avrei voluto. Pazienza, ormai ero lì e volevo giocare. Aveva occhi grandi da cerbiatta! Bellissimi e profondi, sottolineati da un filo di kajal nero. Mani curate e delicate, piedi calzati in scarpe sneakers. Ci fece accomodare in villa extra lusso (e di nuovo sottolineo OVVIAMENTE), dove ci offrì il caffè e parlammo seduti in cucina. Partirono subito le confidenze. Erano stati assieme in un luogo di cura per tanto tempo l'anno prima, tra loro si coglieva la corrente elettrica della reciproca intesa. Erano mesi che non si vedevano, forse 5/6. Luca era tutto occhi per lei! Ero colpita. Poi Eldorada disse: Vado a mettermi qualcosa di più sexy. Luca ed io restammo in salone a guardare un canale di video musicali. Poi ci spostammo in camera da letto, dove ci raggiunse la cerbiatta. Era in guepière, corpo tatuato e morbido, ma tonico. Piccole ciabattine di cuoio, piedini curati e smaltati di rosso. Una affascinante donna! Restai senza fiato. Luca le andò incontro, abbracciandola e baciandola. Io mi sedetti ai piedi del letto, vestita, restando a guardare i due che si scioglievano in abbracci sempre più hot sul letto. Era una coppia davvero sexy! Fino ad allora, volevo restare in disparte ad osservare. Ma quando vidi l'intesa erotica che c'era tra loro, lo ammetto, volli intromettermi, animata da un misto di voglia e gelosia! Eldorada si mise a carponi sul letto verso di me offrendomi il seno, mentre da dietro Luca la sbatteva forte. Mi slacciò l'abito sulle tette, scoprì i capezzoli e iniziò a massaggiarmeli. Ugualmente feci io con lei: mi alzai in piedi, aprii la sua guepière dietro, sciolsi i seni e li mordicchiai! Erano tondi e sodi! A dire il vero un poco sospetti, ma non percepii i contorni delle protesi, nemmeno vidi cicatrici sotto il seno o attorno all'areola. Non guardai nell'incavo delle ascelle, quindi il dubbio mi rimase. I capezzoli erano piccoli con areole ristrette e dure, poco efficaci da succhiare, quindi dovevo trattenerli tra i denti. Guaiva, ma in quel momento non capivo se fosse più per il mio lavoro o per Luca che la spingeva a tutta birra da dietro. Ci baciammo e slinguammo Eldorada ed io, mentre però con gli occhi incrociavo lo sguardo di Luca. Si stava trattenendo ma godeva molto nel vederci così porcelle tra noi. Girava gli occhi al cielo come in estasi, poi tornava a tuffo nei miei, lussurioso. Eldorada sapeva di amaro e di fumo: una cosa che nell'uomo non solo tollero, ma persino mi piace. In lei, invece, non seppi dire. Le sue labbra strette non erano succhiose, lasciai perdere. Però ero consapevole dello spettacolo che stavo offrendo all'Alabarda e quindi ne godevo dentro me. Intanto il mio abitino se n'era andato, scoprendo il completino porno. Luca ne gustava ogni particolare, come affamato e ingordo. Buttò di lato Eldorada e mi invitò sul letto. Si sdraiò al centro e ci volle ai suoi lati. Slinguammo in tre, tre bocche affamate di noi, i nostri tre corpi aderenti. Sentivo la coscia di Eldorada contro la mia, il corpo liscio e glabro di Luca sotto di me. Abbassai la mia mano lungo il petto, gli addominali, fino a scoprire l'alabarda eretta, già sotto le cure di Eldorada. Ci sapeva fare, conosceva bene il suo Luca. Vidi negli occhi di Luca il desiderio e l'amore, sì, l'amore per Eldorada. Capii di essere di troppo e le lasciai spazio, dedicandomi alla bocca di lui. Lei scese di sotto e cominciò a fargli una pompa che lasciava Luca boccheggiante. Eldorada disse: Voglio il tuo cazzo. Luca: Sì. Mentre io limonavo con lui, lei gli montò sopra e in pochi colpi lo sentì pronto a godere. Eldorada in un sospiro disse: Vieni dentro, cucciolo. E Luca venne dentro di lei. Provai rabbia e gelosia, lo ammetto. Dentro di me si agitavano tanti pensieri. Non ultimo quello che ogni donna vorrebbe che il proprio partner la riempia di succo. Inoltre, io non uso altro anticoncezionale che non sia il condom, anche perché temo le malattie. Eldorada aveva ammesso di aver tradito più volte il marito con più uomini e se tutte le volte faceva così, chissà quali malattie poteva essersi già presa. Cominciai a temere per la mia salute. Ma me lo tenni per me, con la riserva di parlarne a Luca una volta lontani da lì, per non rovinare il gioco. I due andarono a pulirsi in bagni separati mentre ragionavo da sola nel letto. Mi preparai alla svolta: sapendo che i suoi tempi di recupero erano brevissimi, ero determinata ora a godermi l'ALABARDA SPAZIALE da sola. Eldorada nuda e gatta prese il mio posto ai piedi del letto, mentre Luca si adagiava al mio fianco. Cercai di dargli tempo, leccandogli l'orecchio destro: so che gli fa piacere. Poi gli baciai le sopracciglia, gli occhi chiusi, le labbra, gli mordicchiai il mento con la fossetta, scesi sul collo, sul petto trovai il capezzolo destro che strinsi tra i denti. Tirai fuori la lingua e la passai sui pettorali, sugli addominali, scendendo fino alla cappella che ricominciava ad ingrossarsi. Era come una calamita per me: non avrei potuto esimermi dal fargli un bocchino invitante e rigenerante. Ma cominciai dal basso: le palle erano lisce e senza peli, rasate apposta per la mia bocca (e per la bocca di Eldorada! Ma fui pronta a scacciare il pensiero), ne presi una delicatamente tra le labbra per poi risucchiarla nel mio antro caldo. Ripetei l'operazione a palle alterne, facendo guaire Luca dal piacere. L'alabarda si inerpicava sempre più. Eldorada mi invidiò: si alzò e venne di fianco a Luca, nel tentativo forse di sottrarmelo. Ma era il mio turno e inscenai un dramma della gelosia. Tentai di scacciarla, tentai di andarmene io, tentai di sculacciare Luca e gli lascia le 5 dita sulla chiappa. Alla fine Luca mi convinse a rimanere ed io manifestai il mio desiderio di essere leccata da Luca mentre Eldorada la volevo alle manovre fragoline. Luca le disse: Vuoi sentirla ridere? Eldorada: Sì! Ci mettemmo di traverso sul letto: Eldorada alle mie spalle che si dava da fare leccando e strizzando i miei capezzoli, Luca dall'altra in ginocchio, mi slacciava il nastrino del perizoma e iniziò a succhiarmi con cura il clito. Risi praticamente subito. Sarei ipocrita se nascondessi il piacere e la goduria provati. Eldorada, preavvisata, era comunque piacevolmente stupita della risata gorgheggiante e ammise che non ne aveva mai sentito parlare. Rimasi esausta sul letto, poi tutti e tre ci rinfrescammo, preparammo la cucina per il pranzo e ci scambiammo reciprocamente le nostre impressioni. Entrambe ammettemmo di aver accettato non per il nostro piacere ma per quello di Luca. Sebbene Eldorada l'avesse già fatto con altra donna, ammise che era un'escort noleggiata apposta in occasione del compleanno di un suo partner. Lungo il viaggio del ritorno, chiesi a Luca come mai Eldorada gli permettesse di venire dentro di lui. Disse: Ha la spirale. E se non fosse così? Ad ogni modo, gli feci notare il discorso malattie e che la donna mai si era tirata indietro dal tradire il marito, cosa che io mai farei e mai ho fatto. Se Luca avesse saputo che un mio caro si ammalò di AIDS, avrebbe capito perché temo così tanto. Ma da quella esperienza in poi, so per certo che voglio essere la REGINA INCONTRASTATA DEGLI UCCELLI.