giovedì 20 novembre 2014

SU E GIU' PER LA MONTAGNA

Andavo sempre a sciare, spesso da sola. Infatti, se avessi aspettato gli amici, avrei avuto i ghiaccioli al naso, sì, ma per l'attesa. La solitudine, per me, ha sempre avuto risvolti interessanti. Niente cascamenti di braccia all'ennesima lagnanza della petulante di turno, niente trattative sui programmi della giornata, niente ripieghi saunistici in caso di lieve tormenta. Solo neve, neve, neve, neve. Ma soprattutto, velocità di decisione per fronteggiare improvvise svolte previsionali, come quando capitava lo gnocco di passaggio. Dicesi “gnocco di passaggio” un ragazzo sulla trentina, scuro di pelo, barbutello, in divisa da snowboarder mimetica, panta largo, tavola larga, guantone largo, maschera larga, giaccone largo, di larghe vedute. Di norma, in mandria di surfer. Di norma, è stato staccato dal resto della mandria. Di norma, mi propongo di fargli da guida Salvi-Fica,staccando bene le sillabe e sfoggiando uno dei miei sorrisi pregnanti. Ehi tu, bel surfer, vuoi una guida Salvi-Fica? Dice: Perché no? Penso: Te lo dico io perché no: perché sono una Milf salvi-fica, più fica che salvi, e tu non vedi l'ora di scoparmi. Naturalmente lo penso soltanto, ma continuo a sorridergli ammiccante. Io sono dotata di tavola hard (e cosa, sennò?), lui soft.
(continua...)

venerdì 7 novembre 2014

CINESERIE DEL CAZZO

Ieri scadeva il mio incontro bisettimanale coi miei affezionati parrucchieri cinesi. Confesso di non sapere distinguerli l'uno dall'altro, ma sono abbastanza Budda carini. Avendo i capelli corti ed essendo affamata di cazzo, ci vado spesso. Che pertinenza diretta hanno le due cose? Ve lo spiego subito. Premetto che i cinesi maschi tengono le unghie lunghe. Premetto che il mio salone è popolato esclusivamente di maschi cinesi. Premetto che se mi vengono fatti i grattini sulla testa mi bagno. E non la testa! Mettete assieme questi tre elementi, e capirete che voglia mi scatta. Non è ancora chiaro? Se siete uomini, fatevi lavare i capelli da una sciampista che vi gratta anche il cuoio capelluto e ascoltate il vostro pisello che messaggi vi manda. La mia sorellina mi dice: Oh, che voglia di cazzo. Ecco. I miei maschi cinesi lo sanno. Quando mi vedono entrare nel salone, mi fanno accomodare alla vaschetta per il lavaggio, finiscono in un batter d'occhio le altre clienti, le cacciano e abbassano la saracinesca. Tutto in mio onore! Che gentili. Mentre uno dei tre mi fa i grattini sciampati, gli altri due si dispongono ai miei lati. Ad occhi chiusi, riconosco al tatto le patte dei loro pants aderenti.
(continua...)

sabato 1 novembre 2014

VOGLIA DI VOLO IN VOLO

Prendo aerei più spesso di quanto si creda. Sui voli, mi afferra la voglia di cazzo. Ecco, l'ho detto. OOOOO che liberazione! Non so cosa sia, se la paura sottile di rimanerci, se l'ebbrezza dell'altitudine, se la vertigine del proibito, se l'incontenibile voglia di esibizionismo... O tutte queste scuse assieme. Fatto sta che appena decolla, mi guardo intorno e valuto i vicini di posto. Maschi. Ieri ho preso un volo per Roma e li ho passati al mio scanner personale. No, quello è troppo grazzo. Quello ha il famigerato riportino. Quello ha la fede al dito. Quello ha il calzino bianco antisesso. Quello lì seduto due sedili davanti a me, alla mia sinistra: ha bei piedi dalle dita affusolate ma forti, piedi nudi calzati in sandali di cuoio alla frate. Ormai è autunno, il particolare del piede spoglio mi attizza e mi incuriosisce. Osservo il suo abbigliamento. Giacca in velluto color sottobosco. Pantalone in vigogna grigia. Scorgo pochi dettagli della camicia: ne deduco che è botton down, a piccolo pied de poule color tortora. Capelli lunghi, forti, biondo rosso, mossi, modellati dietro le orecchie da un leggero strato di gel. E la barba. La barba abbastanza lunga, scolpita come certi cespugli borghesi. Oh sì, la barba da tempo ha una presa forte sulle mie sinapsi. Noto le leve lunghe di braccia e gambe. Deve essere alto. Il dettaglio fa la differenza. Decido di alzarmi per raggiungere le toilettes ed osservarlo frontalmente. Apro la cintura di sicurezza, infilo le decolletées con tacco stiletto, sistemo la gonna a tubo, slaccio il primo bottone della camicetta di seta rosa sotto la giacca blu, in modo da mostrare appena
l'inserzione tra i seni. Passo una mano rapida sul capello corto per darmi la giusta spettinata.
(continua...)