giovedì 30 gennaio 2014

SIGNORE LO NACQUI

Oggi vi racconto l'aneddoto con un bel signore (bello si fa per dire, signore pure. Ma almeno dalle foto della chat sembrava così), alto, moro come piace a me, fisicato, sulla quarantina, a bordo di un vascello a suo dire di proprietà, o alla guida di auto da urlo, (sempre a suo dire, sue), impegnatissimo a scopazzare in giro, e sottolineo ancora una volta SEMPRE A SUO DIRE. In rubrica lo salvai col nome di Giuseppe Signore. Non nascondo che il fatto fosse ricco mi attirava. Prima di uscire, abbiamo chattato a lungo sul telefono, senza Skype: questo fu un errore. Entrambi impegnatissimi su altri fronti, permalosi come non mai, rimandavamo in continuazione l'appuntamento, almeno finché non mi decisi io a venirgli incontro. Volle che ci trovassimo una mattina verso le 11 direttamente davanti al Motel. Uno di quelli squallidissimi che si vedono dall'autostrada. La cosa avrebbe dovuto allarmarmi, non tanto per l'implicita offesa (scopare in Motel è la cosa più triste che si possa fare), ma quanto perché manco ci si trovava per pranzo o cena. Insomma, quella persona ostentava ricchezza a parole, ma non nei fatti. Si fece trovare a bordo di un SUV vecchio modello (e sottolineo VECCHIO). A quel punto avrei dovuto già fare inversione a U. Invece, siccome sono donna di parola, restai. Scese dall'auto e scoprii che era MOOOOOLTO diverso dalle foto. Più vecchio, più grasso. I capelli non più neri, ma grigi. Una panzona enorme! Certamente alto quanto diceva, circa 190, certamente gli occhi chiari, ma il resto era quantomeno differente. Non brutto, ma differente. In una parola, gonfio. E non solo di lardo. Le foto erano almeno di 10 anni prima. Ma aveva un buon odore e io, fedele a me stessa, volli entrare nel Motel. Ci spogliammo come fossimo dal medico, senza particolare passione. Lui si buttò sul letto dicendomi: Succhialo. Gli guardai l'arnese: era di grosso calibro, lungo abbastanza per farmi godere, già duro.
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mercoledì 29 gennaio 2014

BUCHINO DEI GIOCHINI

Oggi vi voglio parlare dell'ANAL. Sì, avete capito bene. Non sarà una lezione di anatomia, ma una sorta di guida per coloro che non l'hanno mai provato. Uomini e donne. Riportando le mie esperienze, mi auguro che ne traggano profitto. ANALE è bello. Io godo anche solo così, forse perché, a dire della mia ginecologa, il mio utero è retroverso e SENTE molto. Ma parto dai primordi.
A diciotto anni subii un esame invasivo che mi traumatizzò abbastanza. Dovetti affrontare una rettocolonscopia. Ero ancora vergine, quindi potete immaginare da soli il trauma che subii. L'inserzione di un corpo estraneo nell'ano, non particolarmente dimensionato, lo ammetto, ma con l'insufflazione di aria mi fece malissimo. Da quel giorno, cercai di evitare il più possibile qualsiasi cosa gli somigliasse. Nei primi '90, quando ancora non esistevano le Webcam, ma solo stanze virtuali dove chattare con chiunque, in una di queste verso i 32 anni conobbi un genovese molto carino, con cui ebbi uno scambio virtuale grazie al quale mi innamorai. Volli conoscerlo al vivo. Partii da Milano e lo raggiunsi a Genova. Aveva un sorriso smagliante e dei capelli morbidi e riccioluti, piuttosto lunghi, uno sguardo malandrino: elementi che mi conquistarono subito. Dopo la notte nella discoteca dove faceva il PR, mi condusse sotto la luna sulla spiaggia dei Saraceni, zona di Varazze. Entrambi brilli, facemmo l'amore sulla sabbia fredda.
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lunedì 27 gennaio 2014

MAGRE CONSOLAZIONI

Accade talvolta che quando vado su Cam4, mi scambio il contatto Skype con uomini simpatici, ironici o dal cazzo gentile. Quasi sempre lo scambio con single interessanti. Purtroppo su cam4 abbondano gli sposati insoddisfatti sessualmente dalla propria partner. Dico PURTROPPO. Coloro che son sposati da tempo, immaginano perché. Essendo disillusi dal sesso matrimoniale, infatti, si trovano a cercare soddisfazione in versione c2c. Un uomo sposato sui 60 anni mi salutò in modo così educato da indurmi a lasciargli il mio contatto. Ovviamente aveva la foto del suo modesto uccello nel profilo.

Lo chiamerò Antonio De Curtis, il mitico Totò, principe della risata: nick scelto da lui stesso. Nel corso delle nostre chat ha sostituito la foto del suo profilo più volte. Dapprima il suo uccello in primissimo piano. Poi Avatar, l'omino blu delle stelle. Poi un attore famoso, ma non tanto da saperne cogliere al volo il nome. Poi il suo viso vero (che lasciò per ben poco tempo: si riteneva troppo brutto. In effetti).

Dalle nostre chat si evince il fondo di amara disillusione che il legame PER SEMPRE porta radicato in sé.
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sabato 25 gennaio 2014

LA PUTTANA DI CRISTO

Certe chat partono male e finiscono bene, anzi, PENE. Trattasi di un bel ragazzo, Lorenzo Otranto, giovane ma esperto avvocato, milanese, biondo, con barba curata, occhiali, aria da pretino ben pettinato. Molto fornito nell'attrezzo in pelle per signora, almeno da quello che si può intuire facendo la tara alla tipica distorsione delle cam. Mi mandò un video del suo getto personale, che per ovvi motivi, non pubblico. Oggi non sapevo che fare: un clima così bello in gennaio a Milano non si vedeva da anni. Ideale per 4 passi. Avevo declinato l'invito per le Terme dell'Amore, un posticino chic ai confini della città, dove si può fare sauna, idromassaggio, bagno turco e orge. Sì, orge. Parrà strano, ma a me l'idea di stare nuda in mezzo a sconosciuti imbarazza. Quindi sono rimasta chiusa in casa. Casualmente arriva il messaggio di Lorenzo. Mi dice di essere malato.

AP: guarda, non fossi ammalato, sarei uscita con te fare 4 passi: c'è un clima stupendo!
LO: passeggiata mano nella mano? O pisello nella mano? ahaha
AP: mano nella mano, lingua in bocca
LO: lingua nella figa no? :P
AP: a spasso mi sembra scomodo, cmq sì, mi piacerebbe, ma non alle falde del Duomo
LO: no? Peccato! Dentro al Duomo, in un angolo, ti potrei aspergere con la mia acqua santa ;)
AP: ahahahahahh Magari, chissà... Se un giorno ti verrà la fantasia...
LO: mai fatto in chiesa? A me ogni tanto la fantasia è venuta
AP: mai fatto... Ma forse mi piacerebbe in un confessionale... Ecco, adesso scatta a me la fantasia
LO: devo anche essere vestito da prete? Ahaahah col collarino bianco attorno alla base del cazzo ahahaahah
AP: con l'abito talare è meglio: ti penso mentre te lo alzo....
LO: figlia confessami i tuoi peccati
AP: ehm... padre... da dove comincio?
LO: da quello più perverso
AP: è una scelta difficile, padre...
LO: figlia mia scegline uno
AP: potrebbe essere quella volta in cui scopai con altri tre uomini...
LO: figlia mia è un grave peccato
AP: fu una gioia immensa, invece, ben tre buchi pieni...
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lunedì 20 gennaio 2014

IL CUOCOTORO

Conobbi un altro cuoco in chat, su Badoo. Fin dalle prime battute su Skype capii che assieme avremmo inventato una ricetta alchemica speciale. Sebbene piuttosto tondo e pelato, avrebbe potuto essere il personaggio pieno di goduria che piace molto alle donne come me. Franco e veloce di battuta, mi conquistò subito. Leccese, scuro di carnagione e di pelo, profilo bello, occhi nerissimi come braci, quindi greco e orgoglioso. Riporto qui la nostra chat, in calce troverete i nostri momenti di sano erotismo.

AP: porcellino anche tu?
CT: si tanto. Tu maialina?
(continua...)

martedì 14 gennaio 2014

MANO MAGICA TIRA

Vi avevo promesso che al mio rientro da Londra vi avrei fatto il resoconto di quell'uomo, che chiamerò DIAVOLO GUINNESS, conosciuto circa un anno fa sul sito di Web Cam Porno ormai famoso in tutto il mondo e al quale molte persone si sono iscritte dopo aver letto il mio blog. Su Cam4 mi colpirono due cose: le dimensioni della sua nerchia, le sue labbra morbide e succose.
Ci scambiammo il contatto Skype e sviluppammo una bella amicizia virtuale. Mi mandò una foto intelligente e simpatica, sebbene erotica. Trattavasi di autoritratto a figura intera, tranne la testa, dalla quale si percepiva quanto fosse bravo nelle faccende domestiche il mio Diavolo. Intento a stirare per bene la camicia, si barricava dietro all'asse da stiro e, ferro alla mano, coperto di una sola T-shirt, faceva pendere quel prodigio di uccello da sotto la maglia. Diavolo sapeva che non mi sarei mai spogliata in cam. Ma diventai la sua spettatrice privilegiata negli spogliarelli che mi dedicava e che eseguiva con una lentezza estenuante, da bava alla bocca. Sfilava di volta in volta con una bella collezione di boxer firmati come piacciono a me. Le sue mani sapienti si introducevano sotto l'elastico della sgambatura. Ma non arrivavano mai al “dunque”.
Carezzavano il ventre piatto, sfioravano la bestia, che si inerpicava al solo mio sguardo. Ma non toccavano mai. Era sexy. Mi faceva impazzire dal desiderio.
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lunedì 6 gennaio 2014

ONDAGIOCONDA E IL SURFISTA

Sembrava destino incontrarci, dato il nick che all'epoca usavo su Badoo. Ho sempre prediletto uomini che fossero sportivi almeno quanto lo sono io. Sono stata agonista in alcune discipline. Conosco fin dai 6 anni il sapore del sudore, la gioia della sfida, lo stimolo dell'obiettivo da raggiungere, la determinazione che supera il dolore. Sono una donna forte. Pretendo lo sia anche il mio partner. Eppure un solo sport mi è rimasto inviso: il surf. E sono godereccia con tanta gioia. Da qui il nick ondagioconda.
Quando conobbi Cristiano Tavola, surfista, un bel viso, alto, capelli lunghi e selvaggi, mi sembrò un'occasione da non perdere. Proiettai su di lui tutta la mia voglia di diventarlo. Ci scambiammo l'email e avviammo una delle sezioni epistolari più strambe della mia vita . Peccato che quell'indirizzo di allora mi fu ciulato (nel senso venne violato! Che avete capito!) perciò non ne è rimasta traccia, se non nella mia testa. Confidai a Cristiano che amavo fare i pompini, che ne ero maestra. Una volta gli feci una battuta: Stasera portami al karaoke, così poi mi farai cantare al tuo … microfono. Fu così che iniziò la sua ricerca iconografica: mi mandò il video del blowjob di una ragazza su un microfono vero. Trovava ogni giorno un chinotto sul Web e me lo girava. Era divertente e giocosa la sua idea del sesso.
Ad esempio scherzò con le foto di sé, inviandole via email. Iniziò con una a torso nudo, appena uscito dalla doccia, l'asciugamano stretto ai fianchi. Aveva un bel torace muscolare come piace a me. Mi disse: Tolgo l'asciugamano? Era evidente che non vedeva l'ora di farlo. Acconsentii.
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sabato 4 gennaio 2014

MATRIMONIO FIORENTINO

Vi racconto oggi la storia del mio minimatrimonio con un fiorentino. Lo conobbi in un gruppo di Facebook dove ci si dilettava nell'essere “scrittori” sui generis. Il soggetto in questione si chiama Geremia D'Antico, non arrivava ai 175 cm in altezza, tondeggiante, pelatino. Era un uomo della vecchia sinistra, rosso godurioso, anzi, un ex rosso data l'età (galoppava inesorabilmente verso i 60), divorziato da anni, con figlio ormai laureando che viveva dalla mamma. Lo intrigai e me lo dichiarò. Volle invitarmi a Firenze per un week end, dichiarando: Anche se non scoperemo, per due giorni ti voglio trattare da quella Regina che sei. Mi comprò il biglietto A/R di Italo, prima classe. Si era in febbraio e faceva piuttosto freddo, ma il tempo era cristallino e luminoso. Arrivai di venerdì. Ricordo che, appena approdata a Firenze, già dal vagone lo vidi al binario in attesa. Mi accorsi subito di due cose: era tremendamente BASSO, era tremendamente TREPIDANTE. Dato che studi scientifici hanno rilevato che la donna decide se concedersi o meno ad un partner entro i PRIMI 30 SECONDI, questa seconda cosa della trepidazione mi disse ALL'ISTANTE che gli avrei fatto dono di me.
(continua ...)