giovedì 18 settembre 2014

COSA HA A CHE FARE LA LEGGE CON UN TRANS ED UN BISEX

Niente! NON C'ENTRA NIENTE, se non che l'hanno messo in culo alla Legge che, nella fattispecie, è rappresentata dalla sottoscritta. Erano circa 4 mesi che mi lavoravo due soggetti interessanti. Un 28 enne alto, imponente, fisicato, maschio impenitente nell'aspetto, ma fin dall'adolescenza con esperienze bisessuali da attivo, sul biondo, occhi chiari, un mix di ruvidità e gentilezza, impiegato nella sezione amministrativa di una grande industria con discreto ruolo di responsabilità, che chiamerò Arnaldo. E uno più giovane, sui 23, somigliante a Miss Italia 2014, molto femminile nell'aspetto, trans, educato, gentile, scuro di capelli e di carnagione chiara, dai tratti finissimi, due seni sodi e alti e ormonali, un culetto da mordere, ma con una accattivante sorpresina. Ha un bel look discreto ed elegante, gonne longuettes, reggicalze, tacco a spillo, camicette di seta scura, commesso nel reparto profumi della Rinascente. Unghie corte dipinte di rosso lacca, rossetto rosso, ma nella foto perversamente sbavato. Questo dettaglio mi fece tenerezza e sangue. Lo chiamerò Reginaldo. In me scattavano voglie strane perché non ero mai stata con un trans! Anzi, ai tempi mollai di colpo il trombamico SURFISTA quando mi confessò di essere stato a letto con uno di loro e di averlo sfondato, facendosi succhiare per bene l'uccellino, sebbene inizialmente avesse detto solo di essersi slinguazzati. Accorgendosi di quanto fossi open mind, fin dalle prime chattate Arnaldo mi si confessò. Disse che per questo motivo, ero la sola con cui volesse scopare, di volermi vedere mentre mi facevo un trans, meglio se con uno scelto da noi assieme. Me ne propose alcuni di sua conoscenza, che però non aveva mai sottoposto (a suo dire) alle voglie del suo cazzo, perché lo voleva sperimentare solo in dolce compagnia. Fino ad allora, nessuna donna aveva acconsentito, mentre io, sempre in cerca di novità erotiche, dissi di sì. Arnaldo ne era felice. Mi inviò via whatsapp qualche foto di sue amicizie non mercenarie. Non me ne piacque nemmeno una. Erano volgari, eccessive, capelli schiariti con shatush improbabili, outfit casarecci, tacconi antisesso, minigonne ascellari in similpelle. Dubitai del buon gusto di Arnaldo, ma disse di non avere altro sotto mano. Allora mi creai un nuovo account su ANNUNCI69, sito per incontri senza troppi pregiudizi, alla specifica ricerca di un trans con le caratteristiche adeguate. Ne abboccarono diversi, ma ...
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lunedì 15 settembre 2014

SEGHE PREZIOSE

Ci sono seghe e seghe. Ora sono iscritta ad un nuovo (per me) sito di incontri. Si chiama ADOTTAUNRAGAZZO, ha la peculiarità di essere strutturato tipo supermercato. La donna è la protagonista delle azioni: sceglie la MERCE (i ragazzi) e li mette nel carrello. Volendo prendere la cosa sul ridere, mi sembra carino, lasciando da parte le considerazioni becero comuniste sulla mercificazione degli individui. Ne ho già messi nel carrello diversi, sono quelli che entrano nel mio Facebook, l'attraversano come meteore, e lo lasciano. Essere scopamici NON è essere AMICI, questo
si sa. Uno di questi, ...
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giovedì 11 settembre 2014

MOMENTI MAGICI

Esistono momenti magici. Come quella chat di ieri con FabryFabry, questo il nick di un quasi trentenne, milanese, altezza 180 circa, scuro ma occhi chiari e luminosissimi, analista del rischio in una compagnia di assicurazione, che sprizza vitalità da tutti i pori della pelle nonché dal sorriso, nonostante la disabilità. Eh sì, è costretto da circa 14 anni sulla carrozzina a seguito di un grave incidente motociclistico (ed è assicuratore! La vita è sempre piena di sorprese!), eppure fa basket, si allena in palestra, fa canottaggio. Sono certa che abbia scelto un nick ripetendo il proprio nome perché è molto sicuro di sé ed ha una grande autostima. Mica come certi mortaccioni che si vedono nelle chat! Ci scambiamo Facebook come primo contatto perché in chat (il sito è ADOTTAUNRAGAZZO, ottimo e funzionale nonché divertente perché mette al centro la donna che fa la spesa di uomini come al supermercato) afferma di essere in carrozzina e vuole che lo veda coi

miei occhi dalle foto in FB. Immagino mi stia mettendo alla prova. In prima battuta gli dico: Non è grave! E lo penso davvero. Credo che in quel momento si sia innamorato di me e afferma anche: Solo le due gambe non funzionano! E colgo il riferimento alla terza gamba... Infatti mi confida che ...
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lunedì 8 settembre 2014

CINGHIALE MUSICALE

Amo la musica, basta che non sia commerciale. Eppure amo i MaroonFive che sono tamarri. Lo ammetto, in fondo sono tamarra. Però amo anche la musica cerebrale come il Jazz e spesso vado ad eventi in giro per i borghi d'Italia apposta per ascoltare buone Jazz Band. Quasi sempre mi sposto sola, perché se aspetto gli amici, ciao! Ma in fondo la cosa non mi dispiace. Ai concerti in piazza si fanno interessanti incontri. Ad esempio, all'Umbria Jazz di quest'anno, proprio ieri ho legato con un ingegnere del suono molto cinghiale, dall'incredibile caffettiera napoletana tatuata sul polpaccio destro. Incredibile per la caffettiera in sé, incredibile per la location scelta: il polpaccio. Ma credibilissima sul cinghiale. Direi sui 35, alto poco più di me, stazza quadra, simpatia straripante, baffutissimo e pelato, pantalone largo tipo bermuda ma alla caviglia, anfibi di ordinanza, una collezione di anelli d'argento grossi come campane, in foggia di minisculture, il top della ineleganza
insomma. Altri tatuaggi tribali guizzano sui muscoli forti degli avambracci. Ritengo sia stato un punkabbestia in gioventù. Mi dice infatti di aver girato parecchi centri sociali e il mondo con backpack e poi di essersi sistemato da un paio di anni con questo lavoro a tempo pieno. E' single da sempre, (il signore sia lodato!): come biasimarlo, e, caso eclatante per me, mi piace come genere. E' uno spirito libero e a me piacciono gli spiriti liberi! Dopo il primo approccio iniziale al sound check, mi dileguo. A fine concerto, mi trova nel bar e mi si avvicina con fare guardingo. E' in cerca di sesso e me lo dice senza tanti giri di parole.
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lunedì 1 settembre 2014

SCRIVERE E' COME SCOPARE

All'ultima edizione del Salone del Libro di Torino, l'editore mi ha organizzato una presentazione per uno dei miei commentari sul diritto di famiglia, una roba che io stessa, pur essendone l'autrice, definisco PALLOSISSIMA. Tuttavia, vi è sempre un qualche estimatore. In questo caso, poche settimane fa, ai primi di luglio, vengo raggiunta via Facebook da altro autore, questa volta di genere Legal Thriller, che si dice interessato all'argomento per uno dei suoi romanzi. Ci siamo scambiati l'amicizia su Facebook e il contatto Skype, dove una notte ne parliamo per un paio d'ore. Caspiterina, se tutti gli scrittori fossero così!! Che bell'uomo! Somigliante all'attore Hugh Jackman, che viene selezionato per ruoli da combattente.

Ad una donna come me risulta facile giocare con le parole per portare l'agnello sacrificale sull'altare dell'erotismo, di me l'aveva intuito quel PANETTIERE che mi sgamò tempo fa. Perciò conduco l'autore sul prato delle confidenze personali. Così scopro che ha 33 anni, della Puglia ma con genitori napoletani, pratica arti marziali (lo sentivo! Allora non è un caso la somiglianza), single, scuro con le efelidi, energico di penna. Sebbene stessimo parlando di materia legale, mi sarebbe piaciuto sapere lì per lì se tutte le sue penne fossero energiche. Lui coglie, ma finge di non capire. La volta successiva, tuttavia, ...
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