lunedì 8 settembre 2014

CINGHIALE MUSICALE

Amo la musica, basta che non sia commerciale. Eppure amo i MaroonFive che sono tamarri. Lo ammetto, in fondo sono tamarra. Però amo anche la musica cerebrale come il Jazz e spesso vado ad eventi in giro per i borghi d'Italia apposta per ascoltare buone Jazz Band. Quasi sempre mi sposto sola, perché se aspetto gli amici, ciao! Ma in fondo la cosa non mi dispiace. Ai concerti in piazza si fanno interessanti incontri. Ad esempio, all'Umbria Jazz di quest'anno, proprio ieri ho legato con un ingegnere del suono molto cinghiale, dall'incredibile caffettiera napoletana tatuata sul polpaccio destro. Incredibile per la caffettiera in sé, incredibile per la location scelta: il polpaccio. Ma credibilissima sul cinghiale. Direi sui 35, alto poco più di me, stazza quadra, simpatia straripante, baffutissimo e pelato, pantalone largo tipo bermuda ma alla caviglia, anfibi di ordinanza, una collezione di anelli d'argento grossi come campane, in foggia di minisculture, il top della ineleganza
insomma. Altri tatuaggi tribali guizzano sui muscoli forti degli avambracci. Ritengo sia stato un punkabbestia in gioventù. Mi dice infatti di aver girato parecchi centri sociali e il mondo con backpack e poi di essersi sistemato da un paio di anni con questo lavoro a tempo pieno. E' single da sempre, (il signore sia lodato!): come biasimarlo, e, caso eclatante per me, mi piace come genere. E' uno spirito libero e a me piacciono gli spiriti liberi! Dopo il primo approccio iniziale al sound check, mi dileguo. A fine concerto, mi trova nel bar e mi si avvicina con fare guardingo. E' in cerca di sesso e me lo dice senza tanti giri di parole.
(continua...)

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