La mia seconda storia
d'Amore fu con un lucano, dall'aspetto arabeggiante. Un geometra dal
nome italianissimo di derivazione araba che contiene in sé l'etimo
della parola ROSSO. Lo chiamerò infatti Geometra Rosso. Avevo da
poco firmato la separazione da Leo, il mio primo marito, e mi ero
trasferita in una cittadina della bassa Bergamasca dove la sera lavoravo già
come Personal Trainer nella palestra locale. Non avevo alternative,
perché non volendo tornare a Milano dai miei, preferivo stare vicina
al posto di lavoro, dove conoscevo già diverse persone divertenti: i
miei allievi dei corsi di aerobica. Conobbi un amico di un'allieva
mia. Era carino, non propriamente bello, ma di una simpatia
eclatante, oltre che sempre elegante e in tiro. Somiglia abbastanza all'uomo della foto.
Era anche molto
sensuale, a sua insaputa. Ma sapeva di essere “piacioso”, come
lui stesso si definiva. Avevo già 26 anni, madre di un bimbo di 3.
Lui era sui 25 ed era agli albori della sua attività professionale.
Aveva avuto sempre donne belle. L'ultima la conobbi pure io. Una
biondina di classe, molto bellina. Fredda. Infatti aveva labbra
sottili, taglienti. Anni dopo, il geometra mi confermò che era
frigida. Ecco, appunto. Ho sempre pensato che le persone con labbra
secche fossero ingenerose, anche nel sesso. Di Geometra Rosso notavo
le belle labbra morbide, inscritte nel modulo rotondo. Infatti è un
uomo sensualissimo e generoso.
(continua...)
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