C&P riemerge da sotto, riavvia i capelli, sistema la giacca, si siede
composto, forbisce la bocca col tovagliolo, soddisfatto del suo
antipasto. Dice: Buono. Dopo 3 minuti arrivano le prime portate...
Linguine allo scoglio. L'inguine. Linguine. Per l'erotismo, nelle due
accezioni va in ogni caso bene. C&P si da da fare con i
molluschi: succhia avido dalle valve, e con gli occhi lucidi mi
guarda. Io aspiro le linguine a labbra chiuse, e lo guardo con gli
occhi lucidi. Le nostre lingue leccano le rispettive labbra. Si
direbbe che abbiamo ancora fame, ma non di linguine. Ci viene portata
l'aragosta, succulenta nella sua preparazione à la Thermidor. Il
cameriere si allontana, discreto e comprensivo.
Non ci curiamo di
lui. Infatti, ci imbocchiamo a vicenda. Lecchiamo le dita, l'una
dell'altro. Lui indugia con l'indice sulle mie labbra, io lo faccio
sprofondare nella mia bocca premonitrice. C&P chiude gli occhi.
Immagina. So cosa. (continua...)
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