venerdì 7 febbraio 2014

LA PALLINA VIOLENTA

Fu uno dei pochi cazzoni distinguibili. Dino Bonnatale ha una sorta di pallina sulla punta del glande. Era una ciste non fastidiosa che teneva per vanto. Informatico quarantenne di un Ente Pubblico, lo incontrai a pranzo. Era bruno, con gli occhi nocciola, belle labbra morbide sulle quali morire, mandibola forte, sorriso luminoso che poi si rivelò falso. Sì, falso: anni prima aveva subito un incidente in moto. Un'auto gli aveva tagliato la strada (una sorta di vendetta da parte della criminalità organizzata cui non voleva piegarsi), causandogli la frattura di diverse ossa sparpagliate nel corpo e di tutti i denti. Ma non si piegò. Stette in coma 3 settimane. Subì molte operazioni ricostruttive. Rimase in terapia alcuni mesi. Ma non si piegò. Lo stimai per quel suo atteggiamento impavido. Gli regalai uno dei miei più luminosi sorrisi. Mi scusai e feci una pausa toilette durante il pasto. Quando tornai al nostro tavolo, mi avvicinai alle spalle di Dino e, da dietro, gli annusai il famoso orecchio. Ebbe un brivido. Sapeva di buono. Dino era stato avvisato di quel test. Gliene dissi il risultato: sorrise contento, ma aveva poco tempo. Rimandammo la scopata ad una volta in cui avremmo avuto più tranquillità, anche se la voglia mi prese già lì, seduta stante. Del resto nessuno dei due ama le sveltine, personalmente preferisco che il mio partner mi dedichi tutto il tempo possibile, quindi rinunciammo volentieri alla soddisfazione immediata. Dino disse che mi avrebbe portata in un Motel chic sulla Milano/Meda, che conosceva bene. Mi raccontò che era la sua destinazione preferita quando doveva giocare a due, a tre, a più partner. Era un grandissimo porcello. Ne fui entusiasta. Presagii che sarebbe stata una bella trombata. Mi chiese se fossi più domina o più schiava. Il mio aspetto e il mio comportamento nella vita quotidiana porta a credere che sia domina. Tacchi alti, spesso sadomaso, colori decisi, mai fantasie, capello cortissimo, scuro. Dino ne era estasiato, ma sospettava che a letto non fossi così. Sospettava bene. A letto amo essere dominata. Disse: Allora hai trovato pane per i tuoi denti. Era un dominante. Me ne diede prova dopo un paio di settimane. Mi portò dove aveva promesso, mi spogliò con furia, mi morse dappertutto la pelle nuda, pizzicandola con una certa violenza, mi schiacciò in ginocchio ai suoi piedi e mi ordinò di fargli un bocchino, lasciandomi nuda sui tacchi vertiginosi sadomaso. Qui scoprii la sua particolarità e gli dissi: Finalmente un uccello che si distingue! Gli leccai con gusto la pallina. Mi piaceva! Dino mi teneva forte la testa: guai a spostarmi dal suo cazzo grosso e duro. Me la spingeva contro il suo addome, dicendo: Succhia! SUCCHIAAA!!! Sono certa che gli diedi soddisfazione: entro pochi colpi, mi fece bere il suo succo cremoso. Mi asciugai le labbra, guardandolo di sotto in su. Mi afferrò le braccia e mi sbattè sul letto, dicendo: Che troia che sei! Allargò le mie gambe, tenendole aperte con le mani sulle mie caviglie e vi si tuffò in mezzo, mordendomi le labbra. AHI, dissi, Dino mi fai male! Disse: Allora non hai ancora sentito niente! E succhiò con forza il mio clito, mentre il primo dito mi penetrava. WOW così sì che mi piace.... Mmmmmmm... Mi penetrò con due dita, mentre mordicchiava il grilletto. Poi, vedendo che mi piaceva, passò a tre. Venni la prima volta. Ma Dino non smetteva. Continuava il suo lavoro con passione e violenza. Mi mordeva il grilletto e mi spingeva le dita dentro... Alla ricerca del mio paradiso. Ebbi un altro orgasmo, ancora più forte. CHE TROIA! Diceva, urlando. Gli tenevo la testa tra le gambe e mi contorcevo come un'ossessa. SIIIII sono la tua troiaaaa, urlavo e ridevo. Intanto il suo pisello pallinoso era tornato di sasso. Si mise il condom e mi volle impalare di brutto, prima davanti, stritolandomi tra le braccia. Mi diede una decina di colpi forti, e io ebbi l'ennesimo orgasmo. Poi mi ribaltò sul ventre, mi sollevò a quattro zampe, mi tenne le mani in bocca a mo' di redini, mi impalò dietro, altra decina di colpi. Era di una violenza mai vista. Mi faceva vomitare. Tra un dito e l'altro cercai di dirglielo, ma lui non desistette, anzi disse: So che a chi è dominante nella vita, piace essere dominato a letto. Troia! Prendi questo... E giù un colpo duro nel culo. Ah, urlai. Amo gli uomini che mi sbattono, ma non così. Cercai di farglielo capire. Ma lui non si fermava più: era ormai un locomotore in corsa. Mi stantuffava senza sosta. Mi teneva a briglia. Ero esausta per quel trattamento. Quando finì, sospirai di sollievo e mi lasciai andare nel letto. Avevo gli urti di vomito e lui l'uccello pieno di escrementi miei. Si ripulì, dicendo: Dovrei fartelo leccare! Così impari! La prossima volta, troia, fatti un clisterino. Che classe, pensai. Peccato. Poteva piacermi. Non lo rividi mai più.

11 commenti:

  1. Penso si potrebbe scrivere un libro solo sui commenti su certi personaggi... ma riassumiamo banalmente con "la classe non è acqua". :-)

    Buon venerdì!

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    1. ATuinsSir vedo che ormai sei un affezionato follower. La cosa mi fa PIACERE. Amo la non banalità. Ma il tuo riassunto ci azzecca. Tieni presente, però, che nel mondo porno quella è una tecnica consolidata. Addirittura da guadagnarsi un acronimo. Vediamo se ci azzecchi anche tu... Tutte cose D'annunziane che aborro.

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    2. Se ti riferisci al BDSM (via era così semplice?) questo vorrebbe la consensualità (mettiamo il condizionale valà) e qualche accordo prima di cominciare, qui mi pare si fosse al limite della violenza (o della stupidità)...

      Chiamarlo mondo porno mi fa anche un po' strano, porno è più il mondo dei film per come la vedo e nei film c'è molta finzione... anche qui (inteso come mondo nei blog) ci può essere molta finzione ma questa è un'altra storia :)

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    3. Bacchettata sui ditini, ATuinsSir. Mi riferivo all' ATM. Che non è l'Azienda Trasporti Milanese, ma l' AssToMouth. Bleah. Odierrimo oltre che vomitevole e stupido e violento. Se vogliamo allargare i confini, il vero mondo porno è nel nostro Parlamento o in Vaticano. Ma fermiamoci qui... si parla solo di sesso, anche perché ci hanno tolto tutto il resto!

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    4. Prendo la bacchettata e mi metto nell'angolino.... alla sigla ATM avrei pensato anche al bancomat ma non a quello :-9

      Parlare di Vaticano e politica, meglio di no. Uso questo mondo dei blog (almeno con questo utente) come un modo per evadere dalla realtà di tutti i giorni.. almeno un pochino. :-)

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  2. Ciao onda,,please to meet you...
    Io sono un amico di jenny ...la scrittrice

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  3. Wow Alto! Onorata di conoscerti se sei amico di Jenny... Chi è suo amico, è anche amico mio. Forse anche tu nel BAR SEGRETO di Milano?

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    1. Ciao.. Nn so cosa sia il bar segreto...di milano!!
      Io sono dottorediverrone (su skype)
      Byeee

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  4. allora niente! Jenny mi ha parlato di te (non proprio in modo onorevole, ahimè) e conferma che non siete la stessa persona... Ciao Alto!

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